Federico De Min è approdato alla Varesina durante la finestra di mercato invernale perché era voglioso di cambiare aria e di trovare nuovi stimoli. Bellunese classe 1997 è cresciuto nei settori giovanili di Montebelluna e Altovicentino e ha sempre giocato in Serie D. A Venegono il terzino ha trovato la giusta motivazione.

Come mai hai scelto questa piazza?
«Dopo due stagioni e mezzo al Dro, avevo voglia di cambiare perché non mi trovavo più tanto bene. C’è stato un contatto tra il direttore e il mio procuratore e ho accettato volentieri perché di questo club ne parlano tutti benissimo. Ho trovato gente seria che investe nel futuro e vuole fare bene, l’ho vista come un’opportunità e ho voluto coglierla».

Che differenze hai trovato tra i Gironi in cui hai giocato?
«
L’A e il B sono molto simili tra di loro; c’è molta qualità e ci si concentra di più sugli aspetti tecnici rispetto al C delle squadra venete e friulane. Si studiano molto gli avversari e si preparano le partite in un certo modo. In più ho trovato giocatori tecnicamente più preparati».

Come ti trovi con i big della difesa Tino, Albizzati e Milianti?
«Molto bene, devo solo ringraziarli. Entrare a far parte di un gruppo a dicembre non è semplice perché ci sono già gli equilibri interni. Ho trovato tutti bravi ragazzi e sono stato accolto al meglio».

Quali sono le tue caratteristiche?
«Sono un terzino anomalo nel senso che sono più bravo nella fase difensiva rispetto a quella di spinta. Per questo mi adatto bene anche a fare il centrale».

Chi è il tuo giocatore preferito?
«Il mio idolo di sempre è Paolo Maldini, mi piaceva da morire sia come giocava e lo stimo molto come persona anche per il suo attaccamento alla maglia. Un modello da seguire come non ce ne sono più. Oggi mi piacciono molto sia Thiago Silva che Marcelo».

Quali sono i tuoi obiettivi personali?
«Il primo ovviamente è la salvezza della squadra, sarà dura, ma abbiamo le qualità per farcela. Penso anche a dare il massimo, non voglio guardarmi indietro e avere rimpianti, se il massimo a cui posso ispirare è la Serie D sarò contento lo stesso. Se potrò arrivare più su sarò ben felice».

Come giudichi il momento difficile della Varesina?
«Aver subito due sconfitte di fila è un vero peccato perché a livello di prestazioni avremmo meritato di più. Purtroppo non siamo stati fortunati come episodi e in questa categoria contano molto. Oramai è andata così, ricominciamo convinti dei nostri mezzi e vogliosi di vincere domenica perché una vittoria farebbe dimenticare tutto».

Al Comunale arriva il Chieri…
«Un avversario forte e competitivo, ma come lo sono tutti. È reduce da una sconfitta, si gioca i playoff e vorrà trarre il massimo. In questo campionato sono tutte partite equilibrate, si decidono in un episodio. Giocheremo di sicuro alla pari e dobbiamo essere più bravi di loro, sotto l’aspetto della voglia e della rabbia non devono batterci, su questo non c’è dubbio».

Elisa Cascioli