Campionati finiti, società che programmano il futuro, che pensano al budget, a scegliere direttori sportivi e allenatori, addetti ai lavori pronti alle conferme e proiettati in linea di massima sui nuovi acquisti, ma non al Varese dove attualmente non è certo se ci sarà o meno un futuro.

Fabrizio Berni e il suo staff sono al lavoro sul fronte acquisizione, un’operazione tutt’altro che semplice considerata la situazione deibitoria del club biancorosso che rischia il crac finanziario. Berni ha portato a termine i colloqui con tutti i creditori, fornitori e giocatori compresi, e nel contempo si è fatto un’idea chiara sui conti. In verità si parla di un milione e 300mila euro considerando anche tutto quello che è ancora contrattualizzato e non scaduto, dunque tecnicamente ancora non a debito. Fatto sta che la situazione è ingarbugliata e i tempi, ancora una volta, si sono dilatati. La scadenza che era stata fissata al 15 maggio è già passata e il termine ultimo sarà quello del 25 di questo mese.

Berni dunque, che rappresenta la holding svizzera, avrà tempo sino a venerdì prossimo per concretizzare l’acquisto. Il prossimo passo è un nuovo incontro col sindaco Galimberti che avverrà martedì e avrà come oggetto principale il rinnovo della concessione dello stadio, in scadenza a fine giugno, tema che i due hanno già affrontato a quattr’occhi. Al termine dell’appuntamento si spera di avere indicazioni chiare sulle intenzioni di Berni. Si capirà se avverrà concretamente oppure no l’ingresso di una nuova proprietà.

Nel caso di risposta negativa non si percorreranno altre strade: Sandro Orsi, commericalista dell’attuale proprietario e amministratore unico, percorrerà la strada del fallimento in proprio presentando ricorso in Tribunale.

Elisa Cascioli