Varese torna al completo, Trento invece deve ancora fare i conti con qualche guaio fisico. Di per sé non vuol dire molto, ma è una prima notizia sulla durissima sfida che attende la Openjobmetis (sabato 10 marzo, ore 20.30). Al PalaTrento ci saranno infatti regolarmente Ferrero e Okoye: il nigeriano aveva riscontrato dolore ad un polpaccio dopo la trasferta di Pistoia, ma gli esami non hanno rilevato lesioni.

Trento dovrebbe recuperare Beto Gomes ma non Jorge Gutierrez, ancora al tappeto in seguito ad un incidente domestico. Per una squadra con una rotazione così corta, avere giocatori a mezzo servizio ed anche assenze potrebbe essere un problema non da poco. Anche se Trento ha dimostrato, con la larga vittoria sul campo di Reggio Emilia, di saper fare di necessità virtù.

Al di là del conto dei presenti e degli assenti, resta la certezza che Varese si troverà davanti una squadra che ha vinto le ultime tre gare e che ha l’obiettivo di continuare a risalire in classifica per agganciare quei Playoff che – se consideriamo le premesse di inizio stagione – sarebbero il minimo sindacale per una formazione che un anno fa aveva disputato la finale Scudetto e che era poi riuscita in estate a confermare buona parte dell’organico.

La Openjobmetis deve impostare questa gara con le sue armi consuete: difesa forte, soprattutto nel pitturato. È in area, infatti, che Trento può spiccare il volo, con le giocate di energia di Hogue, la capacità di attaccare il ferro di Sutton e l’abilità spalle a canestro di Shavon Shields. La Dolomiti Energia non ha centimetri in tutti i ruoli (il centro Hogue è alto 1.98m), ma ha chili e stazza da vendere.

Potenzialmente, Varese si troverà davanti a diversi mismatch: Larson su Shields e Ferrero su Gomes potrebbero pagare dazio sul piano fisico, così come Sutton può mettere in difficoltà Okoye. Cain, sulla carta, ha la taglia per tenere a bada Hogue, ma in realtà il centro trentino potrebbe creare diversi problemi al lungo biancorosso per mezzo di energia e atletismo. Insomma, sarà una battaglia in cui, oltretutto, la Openjobmetis non parte favorita.

E forse è proprio questa la chiave: dopo essere sprofondata nel baratro e aver toccato l’ultimo posto, la Openjobmetis è ripartita vincendo quattro partite in cui, sulla carta, era pesantemente sfavorita. La corsa si è poi interrotta sul campo di Pistoia, avversaria alla portata che a differenza delle attese ha invece amministrato con pochi intoppi la gara. Varese sa sorprendere e non può essere sottovalutata. Se Trento commetterà questo errore, allora Ferrero e compagni avranno più di una chance di vittoria.

La partita, infine, ha un suo significato anche per la classifica: in caso di sconfitta non tornerebbe comunque in auge il discorso salvezza (Pesaro può avvicinarsi al massimo fino al -6), ma si potrebbe praticamente abbandonare il sogno Playoff. Le troppe squadre nel giro di pochi punti (tra il settimo e il decimo posto ci sono quattro formazioni a 20, poi davanti a Varese c’è anche Reggio a 18) fanno capire che serviranno pochissimi passi falsi da qui alla fine.

In ogni caso, viste le premesse del girone d’andata, anche una salvezza tranquilla sarebbe un traguardo accettabilissimo. E il girone di ritorno può essere sfruttato per comprendere a fondo chi può far parte dei progetti futuri della Openjobmetis: Varese ha possibilità di scelta perché molti dei contratti sottoscritti nella scorsa estate sono pluriennali. Le prestazioni della squadra sul campo, dunque, saranno per di più interessanti in quest’ottica. Con la speranza – comunque lecitamente viva – di poter vedere questi giocatori alla prova anche in un contesto di post-season.

Filippo Antonelli