Segnatevi questo nome: Dottor Giordano Bacciocchi. Intanto perché un buon ortopedico può sempre far comodo. E poi perché sarebbe proprio lui (soffiata di Javorcic nel post partita), il segreto del recupero in tempi rapidissimi di Mario Alberto Santana. Oltre (s’intende), alle cure del preparatore atletico biancoblu Diego Scirea. Ma qui siamo ai nomi noti. Che dovrebbero fare notizia comunque. Stiramento al quadricipite della coscia destra il 25 marzo contro lo Scanzorosciate; rientro più per necessità che per virtù il 15 aprile a Trento; doppietta spaccapartita 7 giorni dopo con il Levico. Con buona pace delle canoniche tempistiche cliniche. Ma nessun miracolo. Solo spiccata professionalità.

Con Marito è così. Non sai mai se goderti in santa pace le ultime prodezze. O maledire il destino cinico e baro responsabile del suo letargo invernale. 147 giorni senza andare a segno. Dopo aver messo dentro 12 reti in 15 giornate (di cui giocate solo 10 più 2 spezzoni). Un digiuno che (seppur surrogato da Gucci e Le Noci), ha certamente tolto parecchio alla potenza di fuoco tigrotta. Perché ci sono bomber più prolifici (Ferrario a 28 su tutti), o più incidenti sulla classifica della squadra (i 23 gol di De Angelis del Ciliverghe hanno prodotto il 61% dei punti gialloblu). Ma nessuno nel Girone B segna reti più pesanti del patagonìco. Delle 14 totali, 10 decisive da 24 punti. Cioè (in assoluto), ogni sua marcatura vale 1,71 punti. Anche chi (come lo scrivente), ha spesso alzato il sopracciglio sulle sue pause di riflessione, non può che prenderne atto.

Intanto domenica, ci si gioca tutto a Ciliverghe. Dove l’anno passato Santana saltò i playoff causa noie muscolari e giocò esterno a centrocampo nello sperimentale (e tragico) 3-4-3 bonazziano della gara di regular season. Per la cronaca, 3-0 per i bresciani. Che saranno ancora orfani in panca del tecnico Pippo Carobbio fermato due settimane fa per tre turni dal Giudice Sportivo. E a proposito di provvedimenti disciplinari, galeotti i fumogeni, la netta supremazia sul Levico è stata certificata anche dal sempre puntualissimo Avv. Aniello Merone: 500 euro di multa alla Pro Patria, 200 ai termali.

Giovanni Castiglioni