Per una strana coincidenza del destino, in questi anni la sfida con Varese è stata spesso un crocevia per gli allenatori della Serie A. L’anno scorso, per esempio, Cantù licenziò Kurtinaitis e affidò la squadra a Bolshakov proprio nella settimana di Varese-Cantù: i brianzoli risposero vincendo con ampio scarto a Masnago. Prima di Varese-Pesaro arrivarono poi le dimissioni di Piero Bucchi, rimpiazzato dal suo vice Spiro Leka: la VL non riuscì comunque a vincere la gara.

Quest’anno Luca Banchi ha deciso di dimettersi da allenatore di Torino dopo la vittoria della Fiat al PALA2A. Per Frank Vitucci, invece, la sfida tra la sua Brindisi e Varese è stata sì la terza complessiva da quando è arrivato in Puglia, ma si è trattato per lui della prima in casa e soprattutto della sua prima vittoria. La stessa cosa era successa, nella scorsa stagione, a Paolo Lepore a Cremona: dopo l’esordio negativo a Cantù, l’allenatore della Vanoli si era rifatto sconfiggendo Varese al PalaRadi.

A questo elenco, da oggi, va aggiunto – per la verità era già presente, ma in qualità di subentrato – di nuovo Spiro Leka, ormai ex allenatore della VL Pesaro. Questa mattina la società marchigiana ha annunciato di aver deciso di sollevare Leka dall’incarico per provare a dare la scossa: nel comunicato, infatti, la VL ha rimarcato di non ritenere che l’ex allenatore sia il principale responsabile dell’attuale situazione di classifica.

Pesaro occupa attualmente l’ultimo posto pari a Capo d’Orlando (a quota dieci punti), ma è in svantaggio negli scontri diretti con i siciliani. È evidente che alla VL servano almeno due vittorie – e forse anche qualcosa di più – per ottenere la permanenza in Serie A. Con la regular season che volge sempre di più verso il suo termine, il tempo stringe e dal mercato non arriveranno più aggiustamenti: Pesaro ha con ogni probabilità compiuto il suo ultimo intervento firmando ieri l’ala Taylor Braun.

A sostituire Spiro Leka sarà un varesino: Massimo “Cedro” Galli, ex allenatore, tra le altre, di Pallacanestro Varese, Robur e Campus. Galli, vice-allenatore di Recalcati nell’anno dello Scudetto della Stella, era stato incaricato di guidare la squadra nella stagione successiva dopo che Charlie aveva lasciato in direzione Fortitudo. La parentesi di Galli da capo-allenatore, però, era durata circa cinque mesi: Cedro aveva pagato le sole quattro vittorie nel girone d’andata ed era stato licenziato a fine dicembre per far spazio a Valerio Bianchini.

Per Galli, che comunque quell’anno aveva vinto la Supercoppa Italiana (ad oggi, eccezion fatta per la Legadue del 2009, l’ultimo trofeo ufficiale vinto da Varese nella sua storia), quella della stagione 1999/2000 era stata fino ad ora l’unica esperienza in A1: successivamente il coach varesino ha allenato – nelle categorie inferiori – Campus, Robur, Busto Arsizio, Rimini, Bisceglie, Forlì e Chieti, oltre ad essere stato vice a Biella e nelle nazionali Under-18 e Femminile. Era diventato vice di Leka a Pesaro all’inizio di questa stagione.

È uno strano incrocio del destino, dunque, che il ritorno di Galli su una panchina di Serie A da head coach dopo diciotto anni e mezzo coincida proprio con la partita di Masnago contro Varese. Nelle Marche sperano certamente che questo fattore costituisca una motivazione ulteriore per provare a tirare fuori tutto il possibile da giocatori che non stanno rendendo a dovere. Varese, invece, può temere la classicissima legge dell’ex.

Filippo Antonelli