Con l’uscita di scena al 3° turno playoff del Gorla Maggiore, il girone A di prima categoria si dichiara ufficialmente in vacanza.
L’annata ha visto in formato super il Fagnano, artefice del salto in promozione, il Gorla riemergere nel momento più bello, oltre che qualche sorpresa in positivo ed in negativo.
Ecco le pagelle che raccontano tutti i promossi ed in bocciati della stagione 2017/18.

FagnanoFAGNANO 9: si è messo in testa alla prima giornata e nessuno più lo ha schiodato da lì andando a vincere con merito un campionato dominato in lungo e in largo. Una squadra fatta di grandi nomi (Fiumicelli e D. Manuzzato fra i 5 migliori del Premio Varese Sport) ha saputo vincere, convincere e non perdersi d’animo quando le cose sembravano non girare più nel verso giusto, fino al trionfo all’ultima giornata con il Tradate. E’ mancata la ciliegina sulla torta con la finale di Coppa Lombardia solo sfiorata, ma il cammino è stato troppo lodevole per avere rimpianti ed il traguardo raggiunto per la prima volta in assoluto da questa società è da pelle d’oca. Il Fagnano è…storico!

gorla-barona_1GORLA MAGGIORE 8.5: un’annata intricata, con diversi cambi di mister e con l’obiettivo primo posto sfumato ai danni di un Fagnano più continuo, ma il Gorla Maggiore è abituato a soffrire, a sognare e talvolta a cadere sul più bello; quest’anno, però, ha trovato la forza per rialzarsi al momento giusto e per raggiungere quel traguardo mai raggiunto prima ovvero la vittoria playoff del girone battendo Arsaghese in semifinale e Tradate, per di più in trasferta. Non altrettanto positivo il 3° turno ma “solo” ai fini del risultato perché Ippolito (nuovamente sul palco di Varese Sport per il pallone d’oro prima categoria) e compagni hanno giocato a viso aperto contro un ostico Barona uscendone sconfitti ma a testa alta. Ora non resta che incrociare le dita per un ripescaggio in promozione.  Il Gorla Maggiore è…da cardiopalma!

TradateTRADATE 8: lo abbiamo sempre detto, è stata la squadra rivelazione del campionato presentandosi addirittura ai playoff da seconda della classe con questi numeri: 55 punti e 50 gol fatti. Egregio il lavoro di mister Belvisi che ad agosto si è ritrovato tra le mani una formazione tutta da assemblare e che a poco a poco ha fatto della solidità la sua arma migliore fino a giocarsi addirittura la vittoria finale, toccata con mano nell’ultima sfida sul campo fagnanese. E’ mancato il finale perfetto perché ai playoff nonostante il doppio risultato a favore, è caduto per mano del Gorla, interrompendo il suo sogno sul più bello, ma nessuno gli toglie comunque i meriti per aver fatto una grande stagione. Il Tradate è…effetto sorpresa coi fiocchi!

ArsagheseARSAGHESE 7.5: ridendo e scherzando l’Arsaghese è di nuovo lì, nella post season, dopo aver fatto una stagione di alto livello. Il 4° posto è stato fortemente voluto dai ragazzi di mister Marsich capaci di dare filo da torcere a chiunque pur senza una campagna acquisti di livello assoluto. Ma ad Arsago, si sa, la forza l’ha sempre fatta la squadra, ed i risultati l’hanno premiata. Contro il Gorla nel primo turno playoff è mancato qualcosa per fare il salto ma la gara è stata comunque affrontata senza timori proprio come l’ambiente biancorosso chiedeva a gran voce. L’Arsaghese è…da applausi!

TRADATE CALCIO TRADATE VS. ISPRA PRIMA CATEGORIAISPRA 7: cosa chiedere di più ad una neopromossa? 5° posizione e playoff sfumati solo per il distacco punti, ma la parte centrale della stagione è stata davvero di grande livello. Onore a mister Colombo che ancora una volta ha dimostrato di saper organizzare bene le sue squadre, ma le note di merito per questa stagione sono anche altre due: la prima è per quella vittoria in rimonta 5 a 3 ai danni dell’imbattibile Fagnano (i biancorossi sono stati gli unici a strappargli i tre punti ndr), la seconda è per Davide Golisciano, centrocampista che ha stupito tutti per la sua bravura e che si è aggiudicato anche il pallone d’oro di Varese Sport. L’Ispra è…chapeau!

Giovanissimi prov 2004 gir. A LuinoLUINO MACCAGNO 7: come definire la stagione dei Luino Maccagno se non un mezzo miracolo? Spacciati, già retrocessi, con due piedi in seconda categoria, sono stati appellati in ogni modo al termine dell’andata, ma in effetti una squadra che racimola appena 2 punti subendo goleade quasi ogni domenica, che titoli meriterebbe? Ed invece succede proprio quello che non ti aspetti, succede che mister Albertoli (subentrato a mister Nesret a novembre) riesce a dare fiducia a questi ragazzi, ad infondere in loro quel coraggio e quella sana pazzia di credere che il miracolo sia possibile. I punti da 2 diventano 10, aggrappati con le unghie e con i denti al playout, raggiungerlo è già un successo senza precedenti. Vincere, poi, sia all’andata (2 a 0) che al ritorno (2 a 1) è qualcosa che difficilmente si spiega a parole ma che dimostra che “nothing is impossible”. Il Luino Maccagno è…il bello del calcio!

Tre ValliUNION TRE VALLI 6.5: alla fine è 6° posto con 38 punti a 10 lunghezze di distanza dai possibili playoff, obiettivo non primario dell’armata di Vincenzi ma comunque vivo nei loro pensieri. Un buon risultato per una stagione in cui l’alternanza di 1 X 2 l’ha fatta da padrona (da sottolineare il doppio pareggio con il Fagnano), anche se quando è arrivato il momento di ingranare una marcia in più il motore si è un po’ ingrippato. Non quello di Mattia Binda che ha avuto prestazioni in crescendo fino alla conquista del titolo di capocannoniere del girone con 16 reti. Con la cura di qualche dettaglio in più, questa squadra potrebbe davvero puntare al definitivo salto di qualità. L’Union Tre Valli è…niente male!

San MarcoSAN MARCO 6.5: le neo promosse sono sempre croce e delizia poiché passano da risultati eclatanti a “bastonate da principiante”, e da ciò non si esclude la San Marco che nell’arco di questa stagione ha saputo sorprendere contro le big e poi perdersi in un bicchiere d’acqua quando affrontava squadre più alla portata. Ma il voto positivo arriva per la salvezza ottenuta grazie ad un ottimo 10° posto (31 punti) e per il gioco espresso che non si è fatto pregare nell’emergere (seppur senza troppa continuità) e che è risultato davvero piacevole. Il prossimo anno non ci sarà mister Rasini ma l’idea è quella di proseguire questa bella escalation passo dopo passo. La San Marco è…vivace!

ValceresioVALCERESIO 6: una stagione mai decollata per la Valceresio che nonostante un organico da playoff manca l’accesso alla post season pagando dazio soprattutto per quell’inizio di campionato da incubo che ha portato anche all’avvicendamento in panchina con mister D’Onofrio subentrato a mister Roncoroni. Ad un certo punto, però, la luce sembrava essersi accesa quando sono arrivati, nell’ordine, un pareggio a Fagnano ed i tre punti con Cas e Tradate, ed invece le “intermittenze” sono state troppo frequenti, la via per la post season troppo spesso al buio ed alla fine è solo 7° posto con 37 punti. La Valceresio è…un viaggio non giunto a destinazione!

VanzaghelleseVANZAGHELLESE 6: è stata forse una delle squadre che ha ricevuto più complimenti per il gioco espresso, un gioco frizzante e vivace, ma nonostante questo e nonostante una rosa giovane ma di buon livello, alla fine si è ritrovata con un pugno di mosche in mano. Vuoi l’inesperienza, vuoi un po’ di sfortuna, tutti quelli che a fine girone d’andata l’avevano pronosticata fra le prime cinque, si sono dovute ricredere. Nonostante i meriti doverosi a mister Trubia e ai suoi, saremmo bugiardi se dicessimo che non ci si aspettava altro che un 9° posto e 34 punti. La certezza è, però, che la definitiva consacrazione potrebbe arrivare il prossimo anno, staremo a vedere. La Vanzaghellese è…amaro in bocca!

fagnano.antoniana_3ANTONIANA 6: una sufficienza stiracchiata perché detto in tutta franchezza ormai dall’Antoniana non ci si può più aspettare “solo il compitino”. Va bene che anche questa volta la squadra era giovane (mister Airoldi compreso), ma la sensazione è che si perda un po’ troppo spesso il bandolo della matassa ed alla fine l’11° piazza ed i 26 punti rispecchiano il cammino di una formazione che ha saputo appena appena salvarsi senza puntare ad alzare l’asticella. Per la prossima annata ecco Giovanni Canestrale: è un ritorno di fiamma con il tecnico che proverà a dare la scossa andando alla caccia di nuovi obiettivi. L’Antoniana è…insipida!

FolgoreFOLGORE LEGNANO 6: obiettivo salvezza senza passare dai playout raggiunto (grazie anche al girone ridotto) ed al ritorno in prima categoria dopo decenni era tutto ciò che ci si aspettava dai legnanesi. In una società formato famiglia ciò che conta è stare bene e questo in casa Folgore non è quasi mai mancato. Certo a volte i risultati complicano tutto perché il periodo nero c’è stato anche qui, qualcosa ha vacillato, ed il cambio in panchina passando da mister Garanola a mister Fontana è stato un obbligo, ma la Folgore ha trovato la forza di rimboccarsi le maniche e ritornare sulla retta via, festeggiando infine la permanenza in prima. Nota di merito per Jacopo Catalano: il centravanti ha messo la firma su 13 dei 44 gol totali (4° miglior attacco, not bad…) dimostrando di saperci fare con il pallone. Vedremo se la prossima stagione anche a Legnano si riuscirà a fare qualcosa in più. La Folgore Legnano è…una bella realtà!

gorla-cas_1AMICI DELLO SPORT 5.5:
inutile girarci attorno è probabilmente la squadra che ha deluso di più in questa stagione. Una rosa importante e di spessore fatta in toto per vincere, se non il campionato, quanto meno per giocarsi il tutto per tutto ai playoff, ed invece anche gli spareggi sono rimasti un miraggio e non di un soffio visto che alla fine la classifica ha emesso il verdetto di 8° posto con 37 lunghezze. Solo 41 gol per un attacco “atomico” sono davvero pochini, c’è da rimboccarsi le maniche e ripartire, magari con una mezza rivoluzione? Il Cas è…incompiuto!

 

CairateCAIRATE 4: bocciatura a tutti gli effetti senza se e senza ma perché al di là delle mille vicissitudini, il campo parla e non mente. Sfortuna e qualche attenuante (come il fatto di aver puntato su una squadra giovanissima lodevole da un lato, un po’ troppo un azzardo dall’altro) non sono mancate ma non bastano a giustificare un’annata disastrosa. Con il girone a 14 squadra “bastava” staccare il Luino di 7 lunghezze per evitare il patibolo dei playout (Cairate 13° con 15 punti), così non è stato e all’appuntamento clou è arrivata anche la doppia beffa che ha spedito i grigiorossi in seconda categoria. Ora c’è da capire cosa succederà ma dopo essere retrocessi dalla promozione ed aver decantato ad inizio anno di voler prontamente risalire, ritrovarsi in nuovamente retrocessi vale il voto da matita rossa. Il Cairate è…una variabile impazzita!

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Mariella Lamonica