Anche un anno fa sembrava impossibile, eppure la Varese di Caja – all’epoca ultima in classifica – riuscì ad iniziare il girone di ritorno con una stupenda vittoria al Taliercio sulla Reyer, frutto di una straordinaria difesa del pitturato: Venezia tentò solamente 20 tiri da due punti a fronte di 33 triple tentate. Da quella vittoria incominciò una cavalcata trionfale che riportò Varese a disputare i Playoff.

Lo scenario quest’anno è diverso perché la Openjobmetis ha iniziato il campionato col piede giusto, vincendo cinque gare su otto. Di fatto, se consideriamo che il successo esterno su Cremona compensa il passo falso interno contro Avellino, i biancorossi hanno disputato cinque partite in casa e tre in trasferta e hanno avuto un ruolino di marcia pienamente in linea con questa alternanza.

Venezia, però, è probabilmente anche più forte dell’anno scorso: è una squadra profonda e completa in ogni reparto, con De Raffaele che può pescare risorse di livello altissimo in ogni momento della partita. Non è un caso che la Reyer – che ha perso solamente contro Milano in questo inizio di campionato – abbia riportato vittorie sorprendenti per la facilità con cui sono maturate.

Nell’ultima gara prima della sosta, gli orogranata sono andati ad Avellino a schiantare la Sidigas con un perentorio 49-79 che ha sancito – sempre che ce ne fosse bisogno – definitivamente il ruolo di seconda forza del campionato per MarQuez Haynes e compagni. Tutti fattori che permettono di considerare enormemente difficile il compito di Varese sul terreno di gioco di Mestre.

Non che ciò può far pensare ad una Openjobmetis battuta ancora prima di giocare: i ragazzi di Caja hanno spirito battagliero e fiducia in abbondanza per affrontare anche i compiti più difficili e complessi. Varese proverà a fare la sua partita, a limitare il talento dei padroni di casa e a sfoderare il suo gioco paziente e attento in attacco.

L’unico modo per portare a casa i due punti contro un’avversaria di questo tipo, comunque, è la classica partita perfetta, sulla falsariga di quella disputata a fine gennaio. Servirà, poi, anche un pochino di fortuna: la Openjobmetis, per blindare l’area, deve per forza di cose concedere qualcosa sul perimetro e scommettere di conseguenza sulle percentuali dell’avversaria.

Venezia ha frombolieri di tutto rispetto, come lo spesso decisivo MarQuez Haynes, come quell’Austin Daye che tre anni fa costrinse Varese al ko a Pesaro, come il tiratore di livello europeo Michael Bramos o come un Marco Giuri (56% dall’arco) che – pur rimanendo sul campo per poco più di 15 minuti per gara – sta disputando una delle migliori stagioni della sua carriera.

Se la Reyer dovesse trovare le adeguate risposte dalle sue stelle, allora per la Openjobmetis il compito diventerebbe quasi impossibile. Varese, però, ha già vinto su questo campo e sa come imbrigliare bocche da fuoco all’apparenza inestinguibili. Perciò sarebbe sbagliato farsi illusioni circa una trasferta di questo tipo, ma sarebbe altrettanto sbagliato pensare di non poter vincere: la OJM ha già ampiamente dimostrato di saper sorprendere.

Filippo Antonelli