L’inferno della Serie D lo conosce molto bene, Leonidas Neto Pereira vi ha giocato per lunghi anni prima di arrivare dove meritava, in Serie B portandoci anche il Varese. I colori biancorossi li ha indossati per sei lunghe stagioni e li ha svestiti solo a causa del fallimento del club. Nell’estate del 2015, mentre una nuova società ripartiva dall’Eccellenza, lui iniziava l’avventura col Padova, in Serie C, durata poi due anni. La scorsa stagione invece, sempre in Serie C, ha giocato al Mestre con un altro amatissimo ex Varese: Gianpietro Zecchin.

neto busteseA 39 anni, il brasiliano ha accettato una nuova sfida, quella della Bustese Milano City che punta ai vertici del campionato di Serie D. La società di Stefano Amirante, altro ex Varese, ieri ha annunciato il colpo di mercato. “E’ partito tutto da una chiacchiarata con Stefano – ci racconta Neto -, poi ho conosciuto anche il ds Fernandes. Mi hanno spiegato il progetto, quello che stanno mettendo in piedi; credo sia qualcosa di bello e per questo ho deciso di partecipare anche io, per me è una possibilità”.

Quali sono gli obiettivi e quanti gol ti hanno chiesto?
“Si sa che vincere è difficile, sicuramente la volontà del club è quella di raggiungere il professionismo prima possibile. Il progetto è ambizioso, ci proveremo. I gol? Non ho obiettivi numerici, metterò a disposizione la mia esperienza”.

Intanto il gol più bello Neto lo hai piazzato con la nascita di sua figlia Bianca…
“Sicuramente. Ha quasi 17 mesi ed è la cosa più bella della mia vita; non c’è paragone con nessun’altra partita”.

Che campionato ti aspetti?
“In Serie D negli ultimi anni ho visto una grande concorrenza. Credo che il livello di difficoltà sia più alto rispetto alla Serie C. Mi calerò subito nella parte, scendo di categoria, ma non la vedo più facile, anzi”.

Il Varese, clamorosamente retrocesso in Eccellenza, oggi presenterà domanda di ripescaggio e potresti ritrovartelo come avversario…
“Il Varese l’ho sempre seguito con affetto. Sono anche venuto spesso allo stadio, la mia compagna Elena è di Varese e sono legato alla città. Una partita del genere non me la so immaginare; sarebbe impensabile, ma se mai dovesse succedere l’affronterò volentieri con grande affetto per i vecchi amici. Sinceramente auguro al Varese di tornare in alto prima possibile”.

Elisa Cascioli