La gara a staffetta a squadre di ieri sera nel centro cittadino di Varese, manifestazione di contorno alla rassegna cicloamatoriale iridata varesina, verrà ricordata per alcune particolarità. C’è stata la presenza di Alain Prost nelle vesti di mossiere, c’è stata al presenza di un pubblico inaspettato e c’è stata la figuraccia di due compagini che dopo avere gareggiato sono state squalificate: le formazioni di Italia 1 e Belgio 1, rispettivamente prima e terza all’arrivo. Due squadre tolte dall’ordine di arrivo perché uno dei componenti il quartetto in gara ha usato una bicicletta troppo leggera, ovvero sotto i 6800 grammi consentiti dal regolamento. Un errore inaccettabile, ma ricordiamo sempre che questo è ciclismo a livello amatoriale, con tutti i suoi pro e contro. Venti le formazioni in competizione sull’anello bosino con partenza e arrivo davanti al Palazzo Estense di via Sacco a Varese, in rappresentanza di tredici nazioni. Alla fine a sorridere sul podio sono stati i componenti della formazione di Slovenia 1 composta da Luara Simenc, Branko Bojanc, Jani Presere, Dean Bratus, che hanno prevalso su  Canada 1 (Michel Jean, Chantal Gossellin, Bruce Bird e Dan Martin), e sulla squadra di Italia 2 composta dai varesini Alessio Tosato, Alessandro Locatelli e Claudio Monti e dalla milanese Valentina Zuco. Per questa prova non era prevista l’assegnazione del titolo iridato, lo sarà dal prossimo anno in Polonia, altrimenti la beffa sarebbe stata veramente mondiale. In ogni caso la gara è stata parzialmente falsata, ma l’importante è stato il divertimento. Dopo le prime due giornate di competizioni la Società Ciclistica Alfredo Binda si appresta ad affrontare la gara più impegnativa dal punto di vista organizzativo, quella di domani con la Granfondo che partirà dal centro di Varese alle ore 7.30 con al via quasi tremila concorrenti.

Foto Angelo Puricelli – Agenzia Blitz