La prima volta non si scorda mai e per il Fagnano sta per arrivare la prima volta in Promozione. Il club non ha mai partecipato a questo torneo che, dopo la promozione dalla Prima Categoria alla fine della passata stagione, è invece diventato realtà, una bellissima realtà. Al timone della squadra c’è il riconfermato mister Ulisse Rasa, pronto per condurre i suoi ragazzi lungo un campionato ricco di insidie, ma sicuramente molto interessante.

Per il secondo anno sarà di nuovo lei sulla panchina del Fagnano. Quali sono le sue impressioni?
“Sono contentissimo che la dirigenza abbia deciso di puntare ancora su di me e io sono altrettanto felice di essere rimasto. Fagnano è una società seria, organizzatissima e che sta cercando di ampliare e migliorare anche per quanto riguarda il settore giovanile. Passo dopo passo ha posto basi solide e si sta facendo largo”.

L’anno scorso ha condotto il Fagnano verso la Promozione. Che ricordi ha?
“E’ stato speciale e ho capito di poter vincere il campionato proprio nella giornata in cui abbiamo toccato il minimo. E’ stato a Ispra dove, dopo esserci portati sul 3-0 e aver subito la rimonta per il 5-3 finale in favore degli avversari, ho avuto la certezza che peggio di così non potevamo fare e che potevamo davvero arrivare fino in fondo”.

Di quei ragazzi artefici di uno splendido successo ne è rimasto qualcuno. Che rosa avete costruito per la stagione che verrà?
“Il gruppo è stato rivoluzionato. Alcuni ci hanno lasciato per problemi di lavoro, altri perchè non riescono a conciliare i tre allenamenti alla settimana previsti con gli impegni personali, altri ancora perchè indubbiamente la Promozione è un campionato più difficile e serve più qualità rispetto alla Prima Categoria e qualcuno, infine, per “raggiunti limiti di età”. Così sono arrivati parecchi giocatori nuovi, molti dei quali sono giovani per rispettare la regola delle presenze under in campo”.

Tra i nuovi c’è Jacopo Sponga, un difensore di esperienza.
“Lo conosco personalmente, so come gioca e sono certo che farà bene. Denis e Mattia Manuzzato sono rimasti e sono contento di questa loro decisione; per così dire, sono l’usato sicuro e metto la mano sul fuoco che faranno una grande stagione. In generale, però, non voglio soffermarmi più di tanto sui singoli perchè è il gruppo ad essere sempre stata la nostra vera forza e lo sarà anche quest’anno”.

Quali sono gli obiettivi del Fagnano?
“Siamo una neopromossa e il nostro traguardo è il mantenimento della categoria, possibilmente soffrendo il meno possibile. Vogliamo arrivare il più in fretta a quota 40 punti e non passare per la lotteria dei playout. Ora c’è molta euforia nell’ambiente, dovuta alla promozione dell’anno scorso, ma dobbiamo mantenerci calmi e umili. Il campionato di Promozione, infatti, è insidioso, lungo e complicato, lo conosco bene. E, dopo anni di esperienza, posso affermare che quello che conta di più è la continuità di risultati”.

Settimana scorsa è stato ufficializzato il girone A. Alla luce delle squadre inserite nel girone, che campionato sarà?
“Non ci sono compagini materasso, anzi. Dalla campagna acquisti che alcune società hanno fatto, ritengo che sarà una Promozione di altissimo livello e in cui si vedranno all’opera ogni domenica nomi di categoria superiore. Ma in estate non si vince mai, bisogna confermarsi sul campo”.

Il debutto del Fagnano avverrà il Coppa Italia. Come ci arriverete? 
“Inizieremo la preparazione sabato 18 e per due giorni faremo due sedute di allenamento. Mercoledì 22 giocheremo un’amichevole contro la Vanzeghellese e domenica 26 saremo in casa per la prima partita ufficiale contro il Casati Arcore. La Coppa Italia per noi sarà un’occasione da sfruttare al massimo per creare l’amalgama e per imparare a conoscerci. Siamo una banda di musica ancora da accordare, ma diventeremo presto un’orchestra in cui tutti sapranno cosa fare e come farlo”.

Laura Paganini