Alla fine mancheranno poi 120 giorni e altre 18 giornate. Ma pensare che quella di domenica (ore 14.30, stadio “Rigamonti-Ceppi”), sia per Lecco e Pro Patria una gara come tutte le altre sarebbe davvero improprio. La capolista con la possibilità di mandare a meno 9 quella che (chissà?) potrebbe essere la sua principale avversaria. L’inseguitrice con la chance di dimezzare lo svantaggio a 3 lunghezze. Oltre (s’intende), all’eventualità pareggio che lascerebbe le cose come stanno. Scenari tutti a loro modo intriganti per una sfida che (numeri alla mano), è il vero (forse anche l’unico) clasico del girone.

Calcio-Lecco-Caravaggio-Campionato-2017-Formazione-6-1024x683A Lecco asciutto. Mal di trasferta? Facciamo mal di gol in trasferta. Lontano dallo “Speroni” la rete (ma anche la vittoria) manca infatti dal 5 novembre (1-3 a Scanzorosciate con sigillo di Scuderi a tempo ormai scaduto). Cioè, tre gare intere (270’), in cui la Pro Patria è rimasta all’asciutto pur raccogliendo in ogni caso due punti. Il dato statistico non è estraneo alla pura coincidenza visto che sia a Levico che a Darfo di occasioni (anche clamorose) ce ne sono state parecchie. Ma sarà il caso di tenerne comunque conto. Tanto più contro una squadra che quest’anno in casa non ha segnato solo al Caravaggio (0-0). Senza dimenticare che (per contrappasso), la retroguardia biancoblu non incassa reti da 275’. Avendo tutti a disposizione, Javorcic potrebbe confermare l’undici che ha certificato 20 giorni fa in Valcamonica il titolo d’inverno. Con Riccardo Colombo (mezzala pura o incursore?), nel ruolo di chiave tattica del malleabile 3-5-2 dello spalatino. Sono però passate tre settimane dall’ultima uscita agonistica. Quindi meglio rinviare ogni speculazione alla rifinitura di domani mattina.

Tabù settete. In copertina ci va chiaramente Cristian Bertani (11 gol, 8 nelle ultime 7 gare giocate). Ma nella svolta stagionale della Calcio Lecco la differenza l’hanno certamente fatta il cambio di sistema di gioco (dal 3-5-2 al 4-3-3) e la difesa. Solo 4 reti subite in casa (il top è il Darfo a quota 4), porta inviolata da 180’ e vite ulteriormente girata dall’approdo in riva al Lario del veterano Rea. Tutta acqua portata al mulino di Delpiano, tecnico noto per l’equilibrio tattico e per l’attenta fase difensiva. Qualità a cui converrà appigliarsi per sfatare il tabù delle 7 sconfitte consecutive (3 al “Rigamonti-Ceppi”) nei confronti diretti con i tigrotti. Con il recupero di Cristofoli dal turno di squalifica, il 4-3-3 bluceleste potrebbe prevedere Giacomo Nava (97) tra i pali; Mortara (99), Angelo Rea, l’ex Como Scaglione (98) e Mureno in difesa; Moleri (98), il capitano Gabriele Cavalli e l’ex Varese Francesco Luoni a centrocampo; Bignotti, Fabio Cristofoli e Bertani in attacco. Con Bignotti che (all’occorrenza), può anche fare il trequartista.

Giacomo monaco di TermoliL’arbitro fa il Monaco. Match affidato a Giacomo Monaco di Termoli (assistenti Pierpaolo Citterio di Verona e Luca Marrone dell’Aquila). Il fischietto molisano è un terzo anno con 41 gare di campionato dirette in carriera in Serie D (10 nella stagione in corso, nessuna nel Girone B). Bilancio marcatamente casalingo con 21 successi interni, 11 pareggi e 9 vittorie in trasferta (5/2/3 quest’anno). Sul piano disciplinare spiccano le 18 espulsioni (14 per rosso diretto) e i 25 rigori assegnati (8 in questo campionato). Monaco vanta anche un precedente con la Pro Patria: 4-0 allo Scanzorosciate allo “Speroni” l’8 dicembre 2016.

Giovanni Castiglioni