ORRO 5,5: un po’ in flessione come nelle ultimissime uscite. Non sempre le palle che serve alle compagne sono precise e in difesa recupera meno palloni di come aveva abituato ultimamente. Una prova che non certo inficia la sua ottima stagione.
DIOUF 7: al ritorno in campo dopo 15 giorni esatti dall’infortunio alla schiena patito con Monza in gara-3 dei quarti di finale, Diouf è molto concreta e chiude con 16 punti (la top scorer biancorossa) con il 50% in attacco, un ace e un muro. Dall’altra parte la sua pari ruolo (Egonu) è marziana (26 punti, 56% in attacco con 2 ace e 2 muri), ma lei è la migliore delle umane.
STUFI 6: in lacrime a fine partita, la capitana ci prova e termina con 10 punti e il 40% in attacco. Murare o fermare Egonu è difficile, ma lei non si dà mai per vinta.
BERTI 5: non si fa molto vedere ed è poco considerata da Orro che le serve soltanto due palloni in tutta la partita. Lei ne mette giù uno solo, nel primo set, e ne sbaglia un altro nel terzo. A muro fatica.
BARTSCH 6,5: parte piano ed esce alla distanza. A volta sembra quella molto fallosa delle due gare precedenti contro Novara, altre picchia forte e riesce a scardinare la difesa azzurra. Va a momenti e alla fine i numeri dicono 15 punti con il 40% in attacco e un ace. In ricezione è piuttosto solida (84% di positiva e 50% di perfetta).
GENNARI 6: inizia bene con 5 punti nel primo e il 38%; nel secondo non si vede, nel terzo si riprende un po’ ma alla fine rimane al 27% in attacco. Per gli ottimi playoff disputati e l’intera stagione in biancorosso non meriterebbe di essere proprio lei a commettere l’errore del definitivo 24-26 che consegna a Novara la finale. In ricezione si difende con il 65% di positiva e il 27% di perfetta.
SPIRITO 6: la battuta di Novara si dirige su altri obiettivi, mentre in difesa prova sempre a buttarsi sulle schiacciate di Egonu. E’ colpita anche da una di queste, ma non è affondata. Termina con il 75% di ricezione positiva e il 25% di perfetta.

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Laura Paganini
(foto di Gabriele Alemani www.volleybusto.com)