Citarsi addosso non è mai una cosa elegantissima. Ma una volta ogni tanto si può anche fare. Il 22 gennaio scorso a margine dell’1-0 con la Grumellese avevamo lanciato il sasso della possibile coabitazione Pettarin/Mozzanica: “…la sfida di Javorcic da qui alla fine potrebbe anche essere quella di farli giocare insieme. Coesistenza non semplice (per caratteristiche e sistema di gioco). Ma (chissà?), forse neppure impossibile”. A distanza di poche settimane, l’ipotesi è diventata realtà in un altro 1-0 allo “Speroni”, quello di ieri con il Dro. Merito della volontà dello spalatino di aggiungere un’ulteriore arma al suo arsenale e (ovviamente), delle qualità dei due in questione. Soprattutto del Petta, uno che ha solo due modi di stare in campo: giocare bene lui e/o far giocare bene anche i compagni. Un mediano dall’interpretazione tattica talmente tradizionale da diventare modernissima. Ieri, nel cruciverba biancoblu, disposto a prendersi le orizzontali pur di lasciare le verticali a Mozzanica. Non così scontato.

Ma la scena (ormai da un paio di mesi), è tutta di Beppegol Le Noci autore contro i trentini di un’altra rete da tre punti e di una prestazione di sfrontata arroganza tecnica. Dopo il clamoroso errore di Levico, l’ex Como ha timbrato 4 volte in 8 gare sommando altrettanti assist ed entrando (di riffa o di raffa), in 9 delle 12 reti siglate da allora dai tigrotti. Basterebbe (e avanzerebbe), già questo se non fosse che il nostro aggiunge anche tutto il resto. D’accordo, ma meglio lui o Santana? Domanda trabocchetto. Un po’ come chiedere se si vuole più bene alla mamma o al papà. A entrambi, ovviamente. Senza far torto a nessuno.

La 26^ giornata non ha davvero spostato nulla. Hanno vinto le prime 6 contando anche sull’assenza di confronti diretti tra le prime 8. Prima della sosta per la Viareggio Cup, il menu prevede 4 partite in 15 giorni. Biancoblu opposti a Pontisola (4 vittorie e una sconfitta con il Rezzato nelle ultime 5), Virtus Bergamo nell’infrasettimanale, Caravaggio (3 successi prima del rovescio di ieri con il solito Rezzato) e Lumezzane. Curiosamente, le stesse avversarie affrontate dall’attuale (virtuale) capolista con tre giornate di anticipo. D’altra parte (e ce ne accorgiamo solo adesso), l’intero calendario del Rezzato è identico a quello della Pro Patria. Solo (appunto), sfalzato di tre giornate. Evidentemente, il computer (o la mano) che l’ha vergato a settembre aveva già capito quali protagoniste avrebbe poi avuto il campionato.

Giovanni Castiglioni