Lo sfogo di Paolo Basile è quelli di chi ha ancora a cuore il Varese Calcio ma ha scelto di defilarsi ‘per lasciare lavorare in pace chi ora è al comando del Varese‘ – ci dice.
“Non parlo al direttore di Varese Sport o a chi cura l’ufficio stampa biancorosso, parlo a Michele che, come me, ama il Varese e capisce bene che cosa voglio dire. Negli ultimi tempi ho letto da tutte le parti, anche da voi, che sono scappato, che non mi faccio più vedere, che sono latitante. Nulla di più falso. Ritengo che i Catellani siano persone serie e valide in grado di portare avanti una società come quella del Varese. Non voglio essere d’intralcio, non voglio interferire in nessun modo e per questo, con grande sacrificio, ho deciso di non vivere più lo stadio”.

Lecito, una libera scelta che, letta nella giusta maniera, ti fa onore. Ma purtroppo può anche essere letta in maniera diversa; forse quindi è meglio mettere un po’ di puntini sulle I. “Non sono fatto così – continua Basile -. Non amo la ribalta, non mi servono i titoli dei giornali, non voglio la gloria a tutti i costi. Sono riservato, ho passato mesi terribili, li ho fatti passare alla mia famiglia, ora vorrei stare tranquillo sapendo di aver affidtato alle giuste persone il futuro del Varese. Tutto questo è molto diverso dall’aver abbandonato la nave”.

Quanto al futuro? “Proprio oggi abbiamo avuto un incontro nello studio dell’Avvocato Piccolo con Sauro Catellani. Ho ricevuto rassicurazioni sulla possibilità che un investitore importante sia pronto ad entrare. Ci credo, ci voglio credere e sono disponibile a fare tutto quello che c’è da fare. Ho detto a Catellani, mi ripeto, di cui ho la massima stima e fiducia come del resto per il figlio Fulvio, di continuare ad agire in autonomia e di procedere spedito. Quando sarà il momento io ci sarò”.

Ieri abbiamo lanciato un grido d’allarme: il tempo è scaduto? E’ necessario agire e parlare. Non certo per merito nostro se è successo tutto questo, cioè che Basile si è raccontato e Catellani si è mosso. Il tempo non è scaduto, il Varese può e deve ancora svoltare nella giusta direzione.

Michele Marocco

UN FINANZIATORE ALL’ORIZZONTE

PIOVONO SQUALIFICHE SUL VARESE