Bilanci e prospettive, arrivati al giro di boa è il momento di prendere il buono (poco nel caso del Varese) del girone d’andata e di prefissarsi nuovi obiettivi. Per Federico Zazzi non è stato un inizio semplice, ma le cose sembrano cambiate nell’ultimo periodo. A dare la scossa al classe 1997 è stato l’arrivo del tecnico Paolo Tresoldi: “Lo dico con sincerità, ma con mister Iacolino non avevo lo stesso feeling – ammette il giocatore -, purtroppo capita. Adesso ho molto più entusiasmo e sto facendo meglio; mi aspettavo una stagione diversa anche da parte mia, ma all’inizio ho fatto fatica. Confido nel girone di ritorno”.

Scarsi risultati, difficoltà economica del club, a dicembre Zazzi poteva scegliere di andarsene e invece ha deciso di restare: “L’Inveruno mi voleva a tutti i costi – racconta –  ma ho scelto di restare perché una piazza del genere non si trova facilmente; in Serie D, una visibilità del genere ce l’ha il Varese e pochi altri. Che succederà nel mercato di gennaio non lo so, ma io vorrei rimanere”. 

A ridargli entusiasmo, oltre al nuovo mister, anche i nuovi volti societari: “Il nuovo presidente si è presentato dicendo che è alla sua prima esperienza in questo ruolo e si metterà al lavoro col suo staff per dare il meglio; ha aggiunto che non è uno di tante parole, ma bada più al sodo”.

Obiettivo salvezza? “Prima di tutto sì – risponde il centrocampista -, però non è il solo. La vetta è lontana, ma abbiamo le qualità per puntare ai playoff; anche se la rosa è un po’ ridotta resta comunque forte. Dobbiamo guardare al Gozzano dello scorso anno; dopo un’andata complicatissima, è arrivato sino in fondo”. Attualmente guida la classifica con la Caronnese, qual è il pronostico di Zazzi sul girone di ritorno? “Quando lo abbiamo sfidato non ci ha impressionato, ma vedo comunque molto bene il Como; il Gozzano terrà il passo, mentre secondo me la Caronnese darà fastidio ma non arriverà prima e poi ci saremo noi”.

Elisa Cascioli