Tornando a casa. Pellicola sul trauma del ritorno agli affetti dopo una lunga trasferta. Praticamente, la settimana della Pro Patria. Domenica di nuovo allo “Speroni” (ore 16.30) dopo 28 giorni dall’esordio con la Pistoiese. Avversario della sesta giornata la Pro Vercelli. Primo ostacolo di una triplice in 8 giorni che comprende anche Novara a domicilio (mercoledì 17, ore 20.30, stadio “Piola“) e Piacenza a Busto (domenica 21, ore 20.30?). Roba da far tremare i polsi. O da far rialzare la testa.

Vuoti di memoria. Per trovare 3 sconfitte consecutive, bisogna tornare al campionato di C 2015/2016. Allora furono addirittura 8 per chiudere la stagione dopo le 10 per aprirla. Contesti assolutamente non paragonabili. Semplice termometro della durezza della categoria.

La metà oscura. Aboliamo i secondi tempi. Ideona eh? Purtroppo non applicabile. Sette reti subite, tutte nei secondi 45’. A fronte delle 4 realizzate (2 per tempo). Se le prime 4 giornate si fossero concluse all’intervallo, la Pro Patria sarebbe imbattuta e con 8 punti in classifica. Invece, sono solo 3. Come le sconfitte. Superficiale pensare si tratti di una semplice coincidenza. Perché chiaramente non lo può essere.

Fun cool a chi? Flop di pubblico, successo di critica. In occasione delle gare interne della Juventus Under 23 la tribuna del “Moccagatta” è esclusivo luogo di incontro per addetti ai lavori. Tra questi lunedì sera anche Beppe Sannino, ex tecnico del Varese, l’anno passato alla Triestina ed attualmente in attesa di panchina (Arsenal Kiev?). Il profeta del “è tutto scritto” ha ricordato con Sandro Turotti i comuni trascorsi alla Biellese.

Le sorelle Bandierina. Seppur in mancanza di una chiara immagine televisiva, il gol di Molnar è sembrato regolare. Fosse veramente così, la topica dell’arbitro Marini (e del suo assistente Polo-Grillo), andrebbe ad accodarsi agli altri torti (più o meno) presunti subiti dalla Pro Patria in questo avvio stagione. Controproducente nascondersi dietro ad un facile alibi. Doveroso invocare equità.

Si salvi chi Pro. L’ultimo incrocio (amichevole) risale all’8 settembre scorso (1-0 piemontese al “Piola”). L’ultima gara ufficiale è invece lo 0-0 allo “Speroni” del 12 gennaio 2014. Nella storia, i precedenti tra Pro Patria e Pro Vercelli sono (in campionato) complessivamente 50 con netta prevalenza bicciolana: 12 vittorie tigrotte, 16 pareggi e 22 sconfitte (9/9/7 a Busto). Al conto va però sommato il playoff del 2011 con passaggio in finale bustocco grazie al 5-2 dell’andata e al 2-0 (firmato Bietolini di Firenze) del ritorno.

Che mondo sarebbe senza l’Entella? Era attesa per ieri. Non si sa quando arriverà. L’agognata sentenza del TAR sul possibile ripescaggio in B della Virtus Entella è destinata a slittare a chissà quando. Ormai è solo una guerra di nervi. Ma il patron Gozzi non molla di un centimetro. Intanto le giornate scorrono: in Serie C siamo alla sesta, nella cadetteria la prossima sarà l’ottava.         

Adalberto Fiero di PistoiaRibasso e chiudo. Oggi chiude ufficialmente la campagna abbonamenti biancoblu. Non è stata un successo. Purtroppo. Perché 431 tessere (questo il dato finale a consuntivo) non possono certo bastare. Sotto tutti i punti di vista. La città è fredda. Si è sempre saputo. Ma nell’anno dello Scudetto e a pochi mesi dal Centenario era lecito attendersi ben altro.

Fiero, oggi, domani. Per il match di domenica è stato designato Adalberto Fiero di Pistoia. Classe ’91, nativo di Sant’Agata de’ Goti, il fischietto pistoiese è un primo anno con alle spalle una sola gara diretta in categoria (Gubbio-AlbinoLeffe 0-0 il 26 settembre). Le cronache registrano che proprio i suoi natali beneventani lo avrebbero stimolato ad una particolare antipatia verso le squadre dell’hinterland napoletano (Turris ed Ercolano tra le altre). Domenica non dovrebbero esserci problemi circa i pruriti geografici.                                                              

Giovanni Castiglioni