Nel giorno in cui si chiude con l’ultimo test il raduno biancoblu in quota (ore 17, Campo Sportivo di Sondalo contro i locali), si cominciano a delineare i contorni della prossima stagione agonistica. Il primo impegno ufficiale (presumibilmente già domenica 5 agosto), vedrà la Pro Patria opposta al Gozzano in Coppa Italia. Inseriti nel Girone B (12 e 19 le altre date con un turno di riposo), i tigrotti conosceranno la terza componente del raggruppamento entro lunedì 30 quando dovrebbe essere più chiaro il quadro delle 60 partecipanti alla prossima Serie C al via nel weekend del 26.

A proposito, ma saranno davvero 60? Ieri alle 13 scadevano i termini per la presentazione delle domande di ripescaggio. Solo 5 club, Juventus B, Cavese, Como, Imolese e Prato (ma i toscani sono alle strette con l’amministrazione comunale e potrebbero non rispettare i criteri infrastrutturali), hanno presentato regolare richiesta. Circostanza che potrebbe non consentire il rispetto del nuovo format a 60 disegnato dai vertici di categoria. I posti disponibili dovrebbero essere infatti ancora 7. Cioè, gli slot lasciati liberi dalla fusione Bassano/Vicenza (con nascita della L.R. Vicenza Virtus), dalla mancata iscrizione (o iscrizione irregolare), di Fidelis Andria, Mestre e Reggiana e dalle 3 defezioni in Serie B di Avellino, Bari e Cesena. Con ovvi altrettanti ripescaggi nella cadetteria. In corsa, Catania, Entella Chiavari, Novara, Pro Vercelli, Siena e Ternana.

Con queste premesse, le parole del presidente Gravina datate 14 luglio (“Faremo 3 Gironi a 18 squadre”), potrebbero non essere state una semplice provocazione. Soprattutto alla luce del clamoroso flop del progetto seconde squadre con la sola Juventus ad aver sposato la novità stagionale. Una volta completati gli organici, si metterà mano al casting dei singoli gironi. Sempre largamente plausibile la conferma dei criteri delle ultime due stagioni. Se così fosse, la Pro Patria verrebbe inserita nel Girone A con piemontesi, liguri, toscane, sarde e lombarde a completamento (salvo inserimento delle umbre). Ma, visti i chiari di luna, meglio stare prudentemente schisci.

Giovanni Castiglioni