L’Ispra Calcio è una nuova realtà nel panorama del calcio femminile nostrano e la squadra di mister Fasola è impegnata nel campionato di Promozione (Serie D). Domenica scorsa le ragazze non sono scese in campo per la partita in programma a causa del maltempo che ha reso impraticabile il campo.
Come ogni mercoledì, una delle giocatrici in rosa si presenta. Dopo Ileana BertolasoCinzia Drago e Valentina Bardelli, oggi tocca a Irene Righino.

 

Non posso dire di aver sempre amato il calcio perché sin da piccola le mie passioni erano la musica e lo sci, quindi passavo i miei giorni fra le note e la neve perché potevo fantasticare nel mondo della felicità. Il tempo però mi costrinse a scegliere un percorso che non sapevo si sarebbe rivelato tanto intenso. Lasciai lo sci per approfondire i miei studi musicali rendendoli una meta di vita. Tentai di colmare il vuoto provocato dal mio sport preferito iscrivendomi ad una squadra di pallavolo, ma non mi ci volle tanto a capire che non poteva appartenermi, era troppo distante dalla mia natura, quindi dopo solo un anno smisi. 

Chi mi conosce sa bene che sono esuberante, ma per mostrare chi sono devo sentirmi totalmente a mio agio e nell’ambito sportivo, al contrario di quello musicale, mi è sempre stato molto difficile, forse perché mi rendo conto di non essere predisposta fisicamente quanto altre persone.
Dunque le uniche ore in cui mi mantenevo in “allenamento” fisico erano le ore di motoria; proprio durante quelle ore, però, iniziò a intrigarmi il calcio perché il mio professore ci faceva giocare spesso ed io mi divertivo proprio come quando suonavo e quando accarezzavo la mia amata neve. Il mio gruppo di amici, inoltre, composto principalmente da maschi, mi spinse a rimettermi in discussione. Quando si incontravano insieme per amichevoli a calcetto non mi invitavano mai, sia perché femmina, sia perché incapace, quindi la voglia di conoscere e superare i miei limiti, quella di trovare uno sport che mi rendesse felice e allo stesso tempo mi crescesse in qualche modo, mi spinse a fine dello scorso agosto a provare il calcio con mia sorella Letizia e la mia cara amica Lucrezia. Sicuramente non fu facile, tuttora non lo è, ma mi divertii così tanto che decisi di iscrivermi.

Certo, le mie compagne sono molto forti, quindi ancora conservo in me timore di sbagliare e timidezza, ma la voglia che ho di plasmarmi mi porta a intraprendere un cammino faticoso che sono certa mi darà grandi soddisfazioni. Solo dedizione e fiducia potranno permettermi di aggiungere allo spartito della mia vita questo sport.