Eddie Vedder Chicago CubsA molti non sarà sfuggito (e magari a tanti altri invece sì), che nella playlist promozione di domenica allo “Speroni” era inserita anche “(Someday we’ll go) All the way” (Un giorno andremo fino in fondo), struggente ballata rock di Eddie Vedder diventata il manifesto delle World Series 2016 rivinte dai Chicago Cubs dopo 108 (dicesi 108) anni di astinenza. In un impeto di tremendismo biancoblu qualcuno ha pensato bene di appoggiare a quella suggestione la lunga marcia verso la Serie C del popolo tigrotto. Insomma, una sorta di internazionale dell’attesa (o della sfiga). Anche se non ultracentenaria. Ma al di là del parallelo (più o meno spericolato), resta l’idea di andare fino in fondo. Concetto che trova pieno compimento nella Poule Scudetto in partenza domenica (ore 16, stadio “Speroni”), contro la Virtus Verona vincitrice del Girone C. In caso di successo, chiusura del Triangolare mercoledì 23 a Gozzano. Diversamente, Pro Patria impegnata al “D’Albertas” domenica 20. Final Four per il tricolore dilettanti in agenda il 31 maggio e il 2 giugno.

Una settimana da Dio. Un paio di cambi. Forse tre. A sensazione, Ivan Javorcic non stravolgerà l’undici messo in campo nelle ultime tre giornate. Ok, ma quali cambi? Sul punto meglio stare schisci. Giusto per provarci, diciamo Scuderi per Marcone, Colombo per Gazo e (forse) Gucci per Le Noci in modo da preservare Beppegol (almeno dall’inizio). Ma siamo (come sempre), alle aste. Per l’occasione, biglietterie aperte domani dalle 10 alle 12.30, domenica nella stessa fascia oraria oltre che dalle 14.30 all’inizio del match. A margine della gara con i virtussini verrà consegnato il trofeo per la vittoria nel Girone B di Serie C.  Ma ci sarà spazio anche per le 100 presenze in biancoblu di Giovanni Zaro e per i Pro Patria Club Awards 2017/2018 (Santana miglior marcatore e Tigrotto dell’anno). Un bouquet di riconoscimenti per chiudere una settimana da trasferire ai posteri. Comunque vada sarà l’ultima stagionale allo “Speroni”.

Promozione VirtusVVV mi piaci tu. Virtus Vecomp Verona, questa sconosciuta. Ma sarà il caso di prendere confidenza piuttosto in fretta visto che gli scaligeri (terza squadra professionistica di Verona, unica città italiana titolare di questo primato), hanno regolato un Girone non banale dove spiccava la nobiltà del Mantova. Il club rossoblu ha fatto parlare di sé grazie ai successi sul campo ma anche in virtù di quanto fatto fuori dal rettangolo di gioco. Dal presidente/allenatore Luigi Fresco (in sella in entrambi i ruoli dal lontanissimo 1982), alla presenza di una seconda squadra (militante in Promozione), al progetto di integrazione che ha coinvolto un centinaio di rifugiati, sino alla chiara connotazione progressista e antirazzista della tifoseria. Peculiarità (quest’ultima), che non ha mancato di generare una discreta eco anche a Busto. Sul piano tattico, i veneti hanno sempre mantenuto una difesa a 4 con variazioni sul tema dalla cintola in su. Domenica nell’indolore epilogo di campionato con il Delta Porto Tolle (sconfitta 3-2 a Rovigo), schierato un 4-3-3 riveduto e corretto con Riccardo Tosi (99) tra i pali; Frinzi, Allegrini, Maccarone e Acri (98) in difesa; Burato, il prestito dal Chievo Merci (99) e Riccardo Padovani (97) in mediana; Pedrinelli dietro alle due punte De Marchi e Manarin. Ma tra 48 ore, la formazione sarà certamente un’altra.

Claudio Panettella di BariPerdiamoci di vista. Direzione affidata a Claudio Panettella di Bari (Mattia Bartolomucci di Ciampino e Francesco Valente delle sezione di Roma 2 gli assistenti). L’ingegnere gestionale pugliese è un déjà vu per l’annata tigrotta. Diresse infatti l’1-1 del 5 febbraio nel freezer di Caravaggio (tra le note di quella giornata, il rosso a Granillo e il rigore per i locali). Terzo anno con 38 gare arbitrate in categoria, Panettella ha un bilancio complessivo di 15 successi interni, 9 pareggi e 12 vittorie esterne.

 Giovanni Castiglioni