Il futuro sui campi. Il futuro dei campi. Cambia la preposizione articolata. Non l’incidenza che entrambi i temi hanno e avranno sugli scenari prossimi venturi della Pro Patria. E non è detto che un ambito prevalga sull’altro. Nell’ordine, sul piano agonistico la formazione biancoblu ha avvicinato ieri il traguardo promozione. Vetta (virtuale) mantenuta ed una giornata in meno al termine. Nonostante tutti (cioè, Rezzato e Pontisola), mantengano il passo. Anche contro il pallidissimo Scanzorosciate ennesimo 1-0 (ottavo stagionale, quinto nelle ultime 6 vittorie), ed ennesimo sproposito di occasioni mancate. Con gli orobici (a fatica) è bastato. Basterà anche giovedì (ore 15, Velodromo “Battaglia” di Busto Garolfo), contro la Bustese? Probabilmente no. Tenendo presente che lo stop di Santana (a spanne e sulla base dei suoi precedenti), lo terrà fermo almeno fino al Trento (15 aprile). Se non più avanti.

campo-allenamento-pro-patria-615x370Sui campi di allenamento invece (ne abbiamo già accennato sabato), qualcosa si muove. Ed è qualcosa di grosso. Nelle settimane scorse il presidente dell’Antoniana Francesco Cosentino ha agitato le acque a mezzo stampa sollecitando dall’amministrazione comunale risposte circa (appunto), i campi di allenamento. Quelli destinati all’Antoniana, s’intende. Sull’argomento sono in corso incontri anche attraverso la mediazione dell’ASSB di Massimo Tosi. Di riflesso, l’assessore allo sport Gigi Farioli si sarebbe impegnato ad attivare una cabina regia utile a coordinare le esigenze di tutte le società sportive bustocche. Il primo risultato potrebbe essere l’affidamento in gestione all’Antoniana del Maracanà. Per i meno avvezzi, la vasca in erba attigua allo “Speroni” utilizzata come parcheggio in concomitanza delle partite. Il terreno (che nel frattempo diventerà sterrato), manterrebbe la destinazione d’uso di posteggio nei weekend venendo però utilizzato come dépendance di allenamento in settimana.

Tutto molto interessante. Ma cosa c’entra l’Antoniana con la Pro Patria? E qui sta l’inghippo. Perché oltre ad essere limitrofi, i 2 club potrebbero trovare altri punti di contatto. Nello specifico, proprio l’azienda di Cosentino (attiva nel ramo costruzioni, consolidamento e impermeabilizzazione), potrebbe essere la destinataria dell’appalto di approntamento dei campi di allenamento adiacenti a via Bianca. Quelli destinati alla Pro Patria, s’intende. Nella testa di Patrizia Testa ci sarebbe almeno un terreno in sintetico. Operazione le cui dimensioni economiche comporterebbero un accesso al Credito Sportivo. Con conseguente (necessaria), sponda burocratica di Palazzo Gilardoni. Filerà tutto liscio? Chissà. L’unica certezza è che eventuali intoppi suggerirebbero alla presidentessa tigrotta di guardare altrove.

Tornando a bomba. Chi pensa alla promozione sul campo e chi invece alla promozione dei campi. Tra campo e realtà, insomma. Come sempre. Da almeno una ventina d’anni.

 Giovanni Castiglioni