Nel nostro tour tra i settori giovanili della provincia di Varese, oggi conosciamo una realtà numericamente in ascesa come quella del Gorla Maggiore. Proprio questo dato ci aiuta a dare una misura dell’entità del vivaio biancorosso che, in questa stagione, ha raggiunto i 180 iscritti con tutta la filiera di squadre per tutte le annate e due gruppi squadra con i nati del 2007 e 2008.

Il Responsabile del settore giovanile Domenico Otranto, insieme ai collaboratori Davide Ghiringhelli, Giorgio Colombo e il segretario Renzo Albè, costituisce l’apparato dirigenziale che segue aspetti gestionali e organizzativi dell’attività. E’ Domenico Otranto ad introdurci alla realtà del Gorla Maggiore: “I nostri sono i numeri di un club che non fa selezione in entrata, facciamo giocare tutti. Quando inizia il settore agonistico la selezione avviene da sé. Su tutte le fasce di età mettiamo molta attenzione agli aspetti relazionali, vogliamo che tutti i ragazzi vengano sereni al campo, cercando di prevenire episodi di prepotenza. Con questa modalità perseguiamo i nostri obiettivi che sono quelli di far migliorare i ragazzi e crescere numericamente e qualitativamente”.

Le strutture sono la base logistica sulla quale impostare l’offerta calcistica e il Gorla Maggiore ha nell’impianto del Comunale, con un campo a 11 con fondo in erba e tribuna, il centro di riferimento più importante. Comunale che, attualmente, è sottoposto a interventi di riqualificazione: “Le strutture del centro sportivo Comunale proprio in questo periodo sono oggetto di interventi da parte dell’Amministrazione che prevedono una nuova tribuna, l’ampliamento degli spogliatoi e la creazione di uno spazio per iniziative ricreative e conviviali”. Oltre a questo, la società può contare su un campo a 11 in erba, uno a 7 in terra e una palestra del centro parrocchiale del paese. “Sul campo del Comunale si svolge tutta l’attività di base e le partite delle squadre del settore agonistico; negli spazi dell’oratorio si allenano invece le formazioni Giovanissimi e Allievi. Per quanto riguarda le strutture – precisa Otranto – un nostro obiettivo futuro, al quale stiamo lavorando, è la possibilità di avere un campo in sintetico, probabilmente tra quelli presenti nell’oratorio di Gorla Maggiore”. 

Oltre alla strutture, ci vogliono le persone, in particolare gli istruttori. “I nostri istruttori lavorano tutti su un biennio e per questo motivi cerchiamo persone che siano specializzate in una particolare fascia di età. Per ogni scalino del percorso giovanile abbiamo tracciato delle linee guida che toccano i punti cardine dell’attività, a cui ogni allenatore deve rifarsi, mettendo in pratica, attraverso proprie  modalità e proposte appartenente al suo bagaglio personale, quelli che sono dei principi generali. Oltre a questo requisito cerchiamo di avere istruttori con diplomi federali e un curriculum di esperienza sul campo. Dal canto nostro, cerchiamo di curare la formazione dei nostri istruttori favorendo la partecipazione a corsi privati e facendo una riunione una volta al mese nella quale affrontiamo temi di carattere tecnico”.

Infine, c’è la componente genitoriale che nell’attività giovanile è un aspetto di rilievo. A Gorla Maggiore, ci chiarisce Domenico Otranto, hanno adottato una precisa modalità: “I nostri genitori sanno che i riferimenti per qualsiasi esigenza o richiesta di chiarimento siamo noi dirigenti. Preferiamo che i nostri istruttori possano occuparsi solamente degli aspetti tecnici”. Come in quasi tutte le realtà di settore giovanile a livello dilettantistico, la partecipazione dei genitori assume anche un ruolo attivo all’interno della società: “Alcuni ricoprono il ruolo di dirigente accompagnatore nelle formazione del settore agonistico, ruolo che prevede la presenza alle partite e agli allenamenti e il prendersi cura di alcuni aspetti organizzativi e burocratici inerenti l’attività domenicale. Al fine di aiutarli a far fronte a tutti questi compiti, durante la stagione facciamo degli incontri con loro a carattere informativo e di confronto interno per far un punto sull’andamento della stagione”.

Marco Gasparotto