Il Monte Zoncolan ha fatto il suo dovere. Ha dato spettacolo al pubblico, e una scossa pesantissima in classifica generale. Quest’anno, la salita più dura d’Europa, parla britannico, e finisce nelle mani di Chris Froome. Il vincitore di quattro Tour de France, dopo un grande lavoro dei suoi compagni di squadra, ha staccato tutti a 4 km dalla vetta, e con una delle sue “leggendarie” frullate, ha fatto capire che lui c’è, e che il Giro non è ancora finito. Il britannico ha letteralmente sorpreso i suoi avversari, eccezion fatta del connazionale Yates. La maglia rosa ha perso solamente 9” da Froome, confermando nuovamente, di essere lui il vero uomo da battere da qui a Roma.

CRONACA:

San Vito al Tagliamento-Monte Zoncolan: la tappa regina del Giro 101. 186 km per la 14^ frazione della corsa rosa, un’ascesa verso la porta dell’Inferno, nel cuore delle Alpi friulane.
Siamo alla partenza, la fuga parte dopo 45 km dal via con cinque uomini, mentre si affronta il primo GPM di giornata: Monte di Ragogna. Troviamo al comando Francesco Gavazzi (Androni-Sidermec), Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Valerio Conti (Bahrain-Merida) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo); alle loro spalle Jacopo Mosca (Wilier Triestina-Selle Italia), Laurent Didier (Trek-Segafredo) e Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), staccati a 1’10”. Valerio Conti passa per primo al GPM di Monte di Ragogna, seguito da Gavazzi e Barbin; mentre Mosca, Didier e Montaguti riprendono i primi attaccanti. Il gruppo insegue a 4’40”, mentre inizia a piovere sul traguardo dello Zoncolan. Matej Mohoric tenta l’allungo in discesa, mentre il gruppo della maglia rosa si spezza in tre tronconi; azione stoppata a 85 km dal traguardo per lo sloveno della Bahrain-Merida. In questo momento, i sette fuggitivi iniziano l’ascesa verso Avaglio, e Pedersen perde contatto. Dietro, la Mitchelton-Scott si mette in testa al gruppo per ridurre il vantaggio degli attaccanti, e successivamente attacca la formazione del Team Sky. Intanto i fuggitivi recuperano un po’ di vantaggio e si portano a 6’12”; da qui parte l’ascesa del Passo Duron. Iniziano a staccarsi diversi corridori, tra cui Esteban Chaves, ennesima giornata no per il colombiano. Davanti, Valerio Conti attacca sul 3° GPM di giornata, mentre la Mitchelton-Scott si riporta in testa al gruppo per cercare di assottigliare il vantaggio dei fuggitivi. Siamo alla penultima ascesa del giorno, conquistata nuovamente da Conti su Barbin. A 14 km dall’arrivo, si spezza il plotoncino degli attaccanti, e inizia l’ascesa verso sua maestà, il Monte Zoncolan. Conti rimane tutto solo al comando, mentre nel gruppo della maglia rosa si susseguono diversi scatti e controscatti, tra cui quelli di Igor Anton (Dimension Data) e Wout Poels (SKY), che cerca di chiudere sullo spagnolo. In casa Italia, un’altra giornata da dimenticare per Fabio Aru, il sardo della UAE Emirates si stacca subito; con lui anche i due portacolori della Movistar Carlos Betancur e la maglia bianca Richard Carapaz. Iniziano i giochi tra le varie squadre, e Chris Froome prende la scia del suo compagno di squadra Poels. Il gruppo dei migliori è ristretto a sette uomini: Froome, Poels, la maglia rosa Simon Yates, Domenico Pozzovivo, Thibaut Pinot, il suo compagno di squadra Sebastien Reichenbach, e Miguel Angel Lopez. Parte Chris Froome, seguito da Yates, Pozzovivo e Lopez. Dumoulin e Pinot non riescono a reggere il ritmo del britannico della SKY, che prende un leggero margine sugli inseguitori. È la volta di Yates; la maglia rosa stacca tutti e cerca di riportarsi su Froome, lanciatissimo verso il traguardo. Con la sua tipica “frullata”, Froome se ne va tutto solo verso la vetta dello Zoncolan, chiuso tra due ali di folla, e conquista la regina delle frazioni di questo Giro 101. Alle sue spalle, a 9”, Yates, seguito da Pozzovivo. Più staccato, a 34”, Dumoulin; mentre Aru perde la bellezza di 2’30”. Con questa vittoria, Chris Froome risale prepotentemente in classifica generale, ponendosi in 5^ posizione. Attualmente, la maglia rosa Yates, si ritrova Dumoulin a 1’24”, Pozzovivo a 1’37”, Pinot a 1’46”, e Froome a 3’10”.

Questo penultimo weekend della corsa rosa, si concluderà con un’altra frazione da mal di gambe puro, fra Tolmezzo e Sappada (176 km). Quattro gran premi della montagna: Passo della Mauria, Passo Tre Croci, Passo di Sant’Antonio e Costalissoio. Un’altra frazione che potrebbe assottigliare ancora di più il gruppo dei pretendenti alla vittoria finale.

Lisa Guadagnini