In questi giorni di pianificazione futura del Varese tiene banco anche la questione strutture, uno degli argomenti caldi che è sempre stato messo al centro, ma purtroppo solo a parole, dalle precedenti gestioni societarie. Non decollò il progetto di Sean Sogliano (l’amministrazione comunale preferì intraprendere un’altra strada), non si realizzò il sintetico nel campetto alle spalle dei Distinti con l’ex Rosati. Poi fu il turno di Laurenza che parlò prima di risistemare lo stadio, di dare un tetto a Distinti e Curve, poi di farne uno nuovo, infine di dotare il club (allora in Serie B) di un nuovo centro sportivo. Tanto fumo. Il Varese si è dotato concretamente di un centro sportivo (Varesello), quello delle Bustecche, tre anni fa (in Eccellenza) firmando una convenzione con il Comune. Anche in quella gestione si parlò di rifacimento dello stadio con area commerciale e museo. Un anno fa è stato il turno di Taddeo, l’ultimo presidente a presentare un progetto faraonico di rifacimento di stadio e Varesello per poi sparire dopo nemmeno due mesi.

Dopo una tribulatissima stagione culminata con la retrocessione in Eccellenza e un fallimento sfiorato, ecco che ci risiamo. Il nuovo Varese di Benecchi (e Berni) si dice pronto a puntare su strutture e campi. Sabato scorso ha svelato in anteprima i lavori da fare a Varesello, un progetto ideato sempre dal Gruppo Trenta, l’idea è quella di dotarlo di un ulteriore campo in sintetico, di rizollare quello principale, di sistemare l’area parcheggio e di far sorgere un area gioco con un percorso ludico. Non sono stati resi noti però i costi da sostenere, quali ditte saranno incaricate, né la data di partenza dei lavori così come le tempistiche di realizzazione. Insomma tutto è ancora in via di definizione e la stessa cosa riguarda lo stadio.

La convenzione tra club biancorosso e Comune per il “Franco Ossola” scade il 30 giugno e non è ancora stata rinnovata. Tra società e amministrazione ci sono stati diversi incontri, ma da qualche tempo è spuntata una pista rossonera che potrebbe cambiare le carte in tavola. Se prima c’era l’ipotesi delle partite di Champions della squadra femminile (titolo acquistato dal Brescia) che invece non vi parteciperò, adesso, come riporta La Prealpina nell’edizione odierna, spunta quella legata al Milan B, una compagine che al momento non esiste ancora e che pare difficili sia messa in piedi già per la prossima stagione, da inserire in Serie C. Tuttavia ci sono stati contatti tra Comune e ambienti rossoneri che stanno valutando l’eventualità di giocare in uno stadio a due passi da Milanello, ovvero il “Franco Ossola” di Varese. Con la convenzione in scadenza, il Varese rischia dunque di ritrovarsi ospite a casa sua.

L’idea della nuova società biancorossa, espressa all’amministrazione comunale, è in verità quella di ridimensionare l’utilizzo dello stadio, effettivamente sovradimensionato per l’Eccellenza. Il Varese vuole tenere aperto solo un settore, la Tribuna, e riutilizzare gli spogliatoi di un tempo, quelli tra Distinti e Curva Sud in modo tale da ridurre le spese. Come? In automatico, in quanto contatori e caldaie sono posizionati su quel lato e questo permetterebbe un risparmio di acqua (che non dovrà più attraversare tutto il campo in tubi con perdite) e di energia.
Adesso però l’ipotetica concorrenza del Milan mette il Comune in grado di fare una scelta tra le due realtà.
Ovvio che la presenza dell’una non esclude quella l’altra e che potrebbero giocare entrambe all’Ossola alternandosi, ma chi sarà l’ospite e chi il padrone di casa? Quale soluzione sarebbe più conveniente per il Comune? Vedremo cosa succederà.

Elisa Cascioli