Come si può chiedere ad un ragazzo di 29 anni e che da 24 vive di pane e calcio, di smettere di rincorrere quel pallone? Come si può resistere ad una delle tentazioni più emozionanti e divertenti che la vita ti riservi? Come si può pensare che d’un tratto un talento che sa ancora dire la sua sui campi di calcio dilettanti finisca chiuso a chiave in un cassetto?
fabrizio alessi gorla_2Più forte dell’insicurezze, più forte delle paure (ma non tutte), ma debole dinanzi a quelle  tentazioni, c’è Fabrizio Alessi, attaccante del Cantello Belfortese.
L’ex Solbiatese, Gorla e Cas negli ultimi anni, ha detto sì al Presidente Fontana (già domenica era in panchina nel match contro l’Arsaghese ndr) e ha deciso di avventurarsi nell’annata biancorossa con una postilla “in fondo alla pagina”, ma per leggerla bene bisogna fare qualche passo indietro.
Dopo sei mesi a Busto Arsizio sponda Cas, e la mancata qualificazione ai playoff, il biglietto di solo andata da Gorla Maggiore d’un tratto si è trasformato in andata e ritorno, tant’è che era cosa fatta il suo rientro in grigiorosso.
Poi succede che nel più classico degli appuntamenti estivi, il torneo con gli amici, il gomito in una banale caduta faccia crack, operazione e lunga riabilitazione fanno il resto. Purtroppo l’infortunio si rivela più grave del previsto e nonostante oggi il braccio sia ok, nel caso in cui dovesse ricapitare qualcosa, la situazione si trasformerebbe in ben più grave. Insomma, la diagnosi finale è una sola: smettere di giocare a calcio.
La presa di coscienza e la voglia di continuare a calciare vanno di pari passo, fin quando non è la seconda a prendere il sopravvento. Arriva così la chiamata dal Cantello Belfortese di mister Saporiti, in fondo “provare” non costa nulla, ma il “vizio” e la passione sono molto più intatti di del gomito malandato, ed ecco che la risposta finale sfocia in un sì.
fabrizio alessi gorla_7Un sì con qualche remora” afferma Alessi. “Partiamo dal presupposto che si tratta di una decisione maturata nel tempo, ci ho riflettuto un po’ e confesso che non è stato per nulla facile, ma poi quest’ambiente e questo mister mi hanno dato la conferma che forse è un po’ presto per appendere le scarpe al chiodo, detto questo ci sono diverse precisazioni da fare”. Spiegati meglio. “La mia voglia di giocare è ancora troppa, non ce l’ho fatta ad abbandonare tutto, però se mi chiedete se sono a cuor leggero la risposta è no, ho paura che mi possa succedere qualcosa, ma come si fa a stare lontano dal campo? E così abbiamo trovato una soluzione che è quella di allenarmi ed entrare la domenica solo in caso di necessità, non è molto, lo so bene, ma devo farmelo bastare”. Cosa ti aspetti da tutto ciò?Mi aspetto di divertirmi ancora un po’, nient’altro, non posso pretendere altro e non posso aspettarmi altro, da me, dai miei compagni è diverso…Perché? “Beh da loro mi aspetto che vincano il campionato” (ride ndr).
Domenica la terza giornata di campionato prevede Cantello Belfortese – Brebbia, Fabrizio Alessi sarà della gara, magari solo per pochi minuti o per nessuno, ma comunque non troppo lontano da quel rettangolo verde e da quel pallone, è ancora troppo presto per liberarsene.

Mariella Lamonica