Alberto Salomoni, nuovo Direttore Tecnico nonché il coordinatore di tutto il settore giovanile di Orago, è stato presentato ieri sera al Palayamamay di Busto Arsizio. Con lui, che ha diretto un primo allenamento sul taraflex del Palayamamay, è stato annunciato il suo staff composto da Luca Simonetti, preparatore atletico, Matteo Bertone e Daris Amadio.
La scelta della società del presidente Gozzini è ricaduta su Salomoni, allenatore esperto e che negli ultimi anni ha lavorato molto all’estero tra Germania (Braunschweig, Bayer Leverkusen, Köpenicker SC Berlino e Potsdam tra i club e la Nazionale) e Ungheria (Budapest e Linamar Bekescsabai tra i club e la Nazionale). Ancor prima, tra il 2008 e il 2011, in Italia ha guidato Casale Monferrato, Vigevano e Chieri tra B1 e A1.

Dopo tanti anni lontano da casa, Salomoni ha accettato la sfida targata Orago. Che cosa l’ha convinta? 
“Era tempo che volevo tornare in Italia e mettermi alla prova. Stavo già valutando alcune proposte quando si è materializzato il nome di Orago. Non ho avuto esitazioni e nel giro di 3-4 giorni abbiamo definito tutto. Per me è un onore prendere le redini di una scuola di pallavolo che Giuseppe Bosetti e Franca Bardelli hanno reso famosa e ringrazio il presidente Gozzini per avermi dato questa opportunità. Bosetti è sempre stato il mio punto di riferimento e ha segnato la storia della pallavolo giovanile in Italia. Ho avuto modo di conoscerlo insieme alla moglie e ci siamo anche incrociati sui campi quando tra le fila di Orago c’erano atlete del calibro di Miriam Sylla, Elena Perinelli, Anna Danesi e altre. Sono molto contento di raccogliere il suo testimone e lo farò seguendo il solco tracciato dai coniugi Bosetti”.

Che idea si è fatta del livello dei campionati giovanili?
“Nei giorni scorsi ho guardato le varie finali nazionali e mi sono reso conto che in Italia c’è tanta concorrenza e un livello tecnico molto alto. Vedo società che stanno seguendo il modello di Orago e stanno crescendo in modo esponenziale. Per questo, voglio iniziare il mio percorso confrontandomi con Bosetti per cercare di capire i meccanismi che hanno portato a tanti successi e poter dare una continuità a questa realtà”.

salomoni allenamentoQuali saranno le sue prime mosse da Direttore Tecnico gialloblù?
“Ho chiesto di fare un paio di allenamenti per poter conoscere le atlete. In quest’occasione mi farò affiancare dal mio preparatore atletico di fiducia per valutare lo stato fisico ed iniziare a pianificare il lavoro. Sicuramente ripasseremo tutti i fondamentali e su questi insisterò molto anche perché gli esercizi tecnici individuali devono essere fatti in modo costante e preciso. Alle atlete voglio far capire che la loro maturazione dipende dalla serietà e dalla continuità con cui si impegnano. Ci sarà da lavorare, ma troveremo anche il modo di sorridere e divertirci. Non vedo l’ora di cominciare”.

Tra le esperienze più significative della sua carriera c’è quella della Olimpiadi 2004 quando, ad Atene, è stato l’assistente allenatore della Germania a fianco di coach Hee Wan Lee. Che ricordi ha?
“Le Olimpiadi di Atene mi hanno segnato profondamente sia a livello personale sia su quello professionale. Mi è sembrato di vivere un sogno e ho ancora impressa nella mia mente l’atmosfera elettrizzante del villaggio Olimpico. Penso che ogni allenatore e ogni atleta sognino di arrivare a questo traguardo e io sono grato di aver avuto la possibilità di realizzarlo. E’ stata l’esperienza della vita e affiancare He Wan Lee è stato illuminante e molto formativo: mi ha rivelato tutto quello che c’è da sapere sulla ricezione e la difesa”.

Oltre ad Atene 2004, nel suo curriculum ci sono anche i due anni passati con Giovanni Guidetti sempre sulla panchina della Germania.
“Lavorare con lui è stato altamente qualificante. Grazie a lui mi sono ulteriormente fortificato e sono riuscito a costruirmi un bagaglio tecnico non indifferente che ancora oggi mi porto dietro”.

L.P.