Il tema della settimana è senza dubbio il totopubblico. Quanti tifosi domenica allo “Speroni” per la sfida promozione con il Darfo? Ci sono i soliti pessimisti (1.300, non uno di più), i sani realisti (1.500, almeno), e i vetero-ottimisti (1.800, non si può stare sotto). Gira e rigira, i numeri sono più o meno quelli. Ma per piazzare l’asticella, bisogna fare un paio di passi indietro dando un’occhiata alle affluenze del recente passato.

pro-padova-playoff-ritorno-ultras2Botteghino di tacco. Nel post Pro Patria – Padova (ultimo tutto esaurito con beffa, 3.800 spettatori il 21 giugno 2009), e al netto dell’arcinota amichevole con il Milan del 3 gennaio 2013, solo due volte si è valicato il muro psicologico delle 2.000 presenze: 4 e 25 ottobre 2009, classicissime con Novara e Varese. Doppio migliaio raggiunto grazie ai 1.043 abbonati di quella disgraziata stagione. Quella della retrocessione targata Tesoro’s per intendersi. Da allora, il top è stato toccato il 5 maggio 2013: 1-2 con il Monza (con festa promozione rinviata a 7 giorni dopo), di fronte a 1.234 paganti e 455 abbonati (18.309 euro l’incasso). Il record degli ultimi 2 anni di Serie D fa capo al 3-0 sulla Pergolettese del 27 novembre 2016: 1.032 spettatori tutto compreso.

…e io pago! Domenica è in programma la seconda “Giornata Biancoblu” dopo quella celebrata il 14 gennaio contro il Rezzato. Vale a dire che tutti dovranno pagare l’ingresso. Abbonati compresi. Biglietteria aperta mercoledì, giovedì e venerdì dalle 17 alle 19; sabato dalle 10 alle 12; domenica sempre dalle 10 alle 12 e dalle 13.30 all’inizio del match previsto per le 15. Prezzi interi varianti dai 25 euro della centrale, ai 15 della laterale, ai 10 dei distinti, sino ai 7 dei popolari scoperti. Riduzioni per donne, over 65, under 18 e ingresso gratuito per i minori di 6 anni.

Io Balo da sola. E meno male che c’è l’art. 16 bis comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva. Grazie all’applicazione della normativa in oggetto, la Pro Patria ha infatti evitato di doversi giocare la promozione in Serie C a porte chiuse. Vedendo sospesa la chiusura dello “Speroni” per un turno. Ma non i 2.000 euro di ammenda. I motivi? Illustrati direttamente dal Giudice Sportivo: “Per avere propri sostenitori in campo avverso, appena giunti allo stadio, fatto esplodere sul piazzale antistante, un petardo nonché acceso un fumogeno e intonato cori offensivi all’indirizzo delle Forze dell’Ordine; introdotto ed utilizzato nel corso dell’intera gara materiale pirotecnico (7 fumogeni) nel settore ad essi riservato; nel corso dell’intervallo tra il primo ed il secondo tempo, intonato cori e versi costituenti espressione di discriminazione per motivi di razza all’indirizzo di un noto calciatore di colore presente sugli spalti; al termine della gara reiterato la condotta discriminatoriaBalotelli Ciliverghe ingenerando un clima di tensione tale da richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine”.
Il colored in questione è ovviamente Mario Balotelli, presente domenica sugli spalti dello “Sterilgarda” in qualità di fratello maggiore di Enock Barwuah, punta di riserva del Ciliverghe. Sulla scorta dei precedenti, converrà aggiornare il repertorio.

Tutti tranne te. Sempre a proposito di Giudice Sportivo e dintorni, il Darfo Boario dovrà fare a meno del centrale difensivo ivoriano Aboubakar Bakayoko, fermato per 3 turni dopo il rosso rimediato nella sconfitta interna contro la Grumellese. Nel frattempo, la società camuna ha comunicato la promozione a DS dell’attuale Responsabile del Settore Giovanile neroverde (incarico mantenuto) Elio Lauricella.

Giovanni Castiglioni