Il pallone non ha ancora esaurito i suoi rimbalzi sul parquet, ma il Basket 7 Laghi Gazzada e coach Paolo Garetto sono già ai saluti. Nemmeno il tempo di far calare i livelli di adrenalina, che nello spareggio tra Gazzada e Saronno è corsa via a fiumi, che coach Garetto a distanza di poche ore, già nel pomeriggio di domenica, annunciava la sua futura destinazione: Basket Nerviano.
“Porterò con me il rammarico, davvero profondo per non essere riuscito a regalare la finalissima per la DNB ad un club eccellente come il 7 Laghi che – dice Paolo Garetto -, mi ha accolto benissimo e in questi mesi di permanenza in gialloblu si è fatto in quattro per agevolare il mio lavoro. Tutti quanti, dal presidente Pizzi, al g.m Vasini, dal team manager Musazzi al factotum Broggini, sono stati molto gentili, disponibili e si sono prodigati in mille modi per aiutare la squadra ed il sottoscritto con un obiettivo: arrivare più in alto possibile. Purtroppo, il gruppo è arrivato alla serie in condizioni fisiche non brillanti e l’assenza in gara-3 di un giocatore-chiave come Luca Matteucci si è rivelata un macigno pesantissimo caduto sulle nostre speranze. Non a caso dopo un primo tempo abbastanza brillante e sostanzialmente dominato sotto il profilo tattico (ritmo ben controllato da Gazzada e 30-21 per Bolzonella e compagni poco prima della pausa lunga, ndr) nella ripresa, col passare dei minuti, abbiamo via via perso smalto, lucidità e risorse nervose agevolando il rientro di Saronno che, più esperta e con rotazioni più lunghe, ha piazzato un paio di break determinanti. Però, malgrado il –10 al 35’ (41-51), i miei giocatori, bravissimi e presenti di testa e cuore, non hanno mollato e sono arrivati comunque ad un tiro (51-53 ad una manciata di secondi dalla sirena finale, ndr) dal colpaccio”.

“Colpaccio”, quello nei suoi confronti, che non riuscito nemmeno a Claudio Vasini.
“Ringrazio il club gazzadese per la fiducia a 360° dimostrata nei miei riguardi. In tempi non sospetti i dirigenti gialloblu mi avevano proposto un prolungamento del contratto, ma gli impegni lavorativi, uniti alla mia situazione logistica e familiare, mi hanno impedito di accettare e, oggettivamente, la proposta di lavorare nello stesso campionato, ma a Nerviano a pochi chilometri da casa, risponde meglio alle mie esigenze. Quindi, dietro alla mia uscita non c’è alcun retro pensiero, ma solo la gratitudine ed il piacere di aver lavorato con una squadra competitiva, formata da ottime persone e in un club ben organizzato cui – conclude Garetto -, auguro le miglior fortune per il futuro”.

A questo punto per la coppia Pizzi-Vasini, già provata in questa stagione dal doppio abbandono Zambelli-Garetto, si aprono due delicati capitoli. Uno è quello relativo alla figura del nuovo allenatore. L’altro, ancor più importante, sarà quello dedicato alla probabile ristrutturazione di una squadra che, per restare ai vertici, avrà bisogno di qualche intervento nel roster.

 Massimo Turconi