Mercato caldo, ma per ora quasi nessuna ufficialità. Con due sole squadre ancora in corsa per lo Scudetto, le altre si stanno muovendo nell’ombra per piazzare i primi colpi in vista della stagione 2018/2019. Eccezion fatta per la Red October Cantù, che è vicinissima a firmare il suo primo straniero (Ike Udanoh, già visto in Italia con le maglie di Ferrara e Mantova e l’anno scorso all’Astana), e per la Dinamo Sassari, che ha preso Jaime Smith proprio da Cantù, le squadre della Serie A si stanno muovendo soprattutto sul fronte allenatori e giocatori italiani.

Il passaggio al 6+6, infatti, apre un ulteriore spazio per i giocatori cestisticamente cresciuti nel nostro paese. Per questo quasi tutte le formazioni necessitano di almeno un italiano di buon livello da aggiungere alle rotazioni. Anche Varese – che può già contare su Tambone, Ferrero e Natali – è interessata da questo discorso e i nomi che sono stati accostati alla Openjobmetis sono quelli di Stefano Gentile, l’ex Fabio Mian e Antonio Iannuzzi: solo uno di essi, presumibilmente, approderà a Masnago e non è neanche detto che il nome dell’italiano da aggiungere esca da questo terzetto.

Perché l’interesse, su almeno due di essi, è forte anche da altre parti: Iannuzzi – ancora sotto contratto con Torino – potrebbe anche tornare a Brindisi in prestito, mentre Mian potrebbe seguire a Sassari il suo coach della passata stagione o potrebbe virare su Torino. Nel gruppo dei giocatori italiani che presumibilmente si sposteranno in estate, ci sono anche nomi pesanti: Alessandro Gentile non rimarrà alla Virtus e si giocherà le sue carte NBA al camp degli Houston Rockets, ma non è escluso che possa tramutarsi in un colpo last minute – a stagione già iniziata – per qualche formazione ambiziosa.

Dopo l’annata ricca di panchine e con pochissimi minuti sul parquet, Marco Cusin è in procinto di lasciare Milano (su di lui c’è Brescia, che vorrebbe riformare la coppia Vitali-Cusin) e potrebbe imitarlo anche Davide Pascolo, per il quale si parla di un clamoroso ritorno a Trento. In direzione Forum è atteso Amedeo Della Valle, che nel finale di stagione ha ufficializzato il suo addio a Reggio Emilia.

Brescia vuole confermare Michele Vitali, ma la concorrenza (anche dall’estero) non permette ancora di dichiarare chiusa la trattativa. Venezia sta pensando di rilasciare De Nicolao e per sostituirlo starebbe pensando a Marco Giuri, che interessa anche a Brescia e a Torino. Altro giocatore con tanto mercato è Andrea Zerini in uscita da Avellino, mentre per Valerio Mazzola dovrebbe essere certo il passaggio alla proprio alla Reyer.

Anche sul fronte allenatori c’è tanto fermento, con diverse squadre che cambieranno guida tecnica in questa estate. Ufficiale il saluto a Sacripanti per Avellino, che ha cercato – senza successo – di convincere Menetti. Per l’ex coach di Reggio ci sono diverse possibilità in Serie A e in Legadue (Treviso favorita, probabile l’annuncio in giornata). La Grissin Bon ha puntato sul vice di Menetti, Devis Cagnardi, ed è una delle poche squadre – tra quelle che hanno deciso di cambiare allenatore – ad avere ufficializzato il nuovo nome oltre a Sassari, che ha preso Vincenzino Esposito da Pistoia.

Avellino ha in mente Luca Banchi, che però interessa anche alla Virtus: le Vu Nere erano arrivate vicinissime a Trinchieri, che però sembra ora un’ipotesi sfumata. Alla panchina bianconera è accostato anche Maurizio Buscaglia, che come alternativa – oltre alla permanenza a Trento – ha anche Torino. La vulcanica Auxilium ha addirittura sondato il terreno per il mostro sacro Larry Brown e ora, oltre a Buscaglia, sta prendendo in considerazione anche Sasha Djordjevic e Gianmarco Pozzecco (uscito dal contratto con la Fortitudo nonostante il biennale).

Chi pare avere le idee chiare, in questo campo, è la Red October Cantù, che dovrebbe ufficializzare nei prossimi giorni l’arrivo di Evgenij Pashutin, ex allenatore di CSKA Mosca, Unics Kazan e della nazionale russa, in sostituzione di Marco Sodini, che non ha preso in considerazione la proposta di rinnovo. Pashutin sarebbe il quarto coach straniero dell’era Gerasimenko dopo Bazarevich, Kurtinaitis e Bolshakov.

Filippo Antonelli