Al diavolo il Rezzato. Il vero avversario della Pro Patria è la Pro Patria stessa (posto che di mezzo adesso ci sarebbe anche il Pontisola). Formula retorica che più retorica non si può ma che come tutti gli inflazionatissimi luoghi comuni nasconde il solito briciolo di verità. Insomma, pensando al passato più o meno recente, allo “Speroni” qualche fantasma circola veramente. Spettri da scacciare il prima possibile a partire dalla trasferta di domenica a Caravaggio (ore 14.30, stadio “Comunale”). Ricominciando a guardare soprattutto in casa propria. Onde evitare pericolosi confronti e/o ansie da prestazione.

busto arsizio pro patria virtus bergamo gazoCome si cambia per ricominciare. O come si cambia per non morire. Perché il campionato (ora) non aspetta davvero più. Minirivoluzione o solo qualche cambio ragionato? La risposta la conosce (forse non ancora), solo Ivan Javorcic ed il suo staff. A naso (ma siamo semplicemente allo storico e alle sensazioni), Gazo e Disabato potrebbero prendere il posto di Colombo e Pedone. Lasciando intatto il resto. Compreso Guadagnin tra i pali. La rifinitura di domani mattina dovrebbe fornire indizi univoci e concordanti. Dopo un pareggio interno (Pontisola e Ciserano), la Pro Patria ha sempre vinto (Virtus Bergamo e Scanzorosciate). Ma la formazione biancoblu non aveva mai raccolto un solo punto in due partite. Quindi, emotività e reazione psicologica da maneggiare con estrema cura.

busto arsizio pro patria caravaggioCaravaggio a secco. Dici Caravaggio e pensi all’1-1 del 18 settembre 2016 al “Comunale” con annessa contestazione servita calda a Bonazzi & C. Déjà-vu vissuto in scala 1:10 mercoledì dopo analogo 1-1 contro la Virtus Bergamo. Per la cronaca, all’andata finì 2-1 con Bortoluz passato in un amen dalle stelle del gol alle stalle del rosso per doppia ammonizione. I biancorossi di Bolis non pareggiano da 15 turni (7 vittorie e 8 sconfitte) dopo aver visto il segno X in 5 delle prime 12. Il tema tattico delle ultime settimane appare piuttosto consolidato. Difesa a 3 o difesa a 4? Vista l’inopinata sconfitta subita in rimonta con retroguardia pari nell’infrasettimanale (2-1 a Grumello), si ipotizza ritorno alla difesa dispari schierata con Rezzato e Romanese. Abbozziamo 3-4-2-1 con Edoardo Tognazzi (97) in porta; Stefano Ghidini, Alushaj e Ferri dietro; l’italo-macedone Medin Murati (98), Comelli (99), Zanola e Lamesta in mezzo; Granillo (99) e il capitano Nicolò Crotti alle spalle di Tommaso Lella (6 reti in 10 gare dal suo arrivo a dicembre dal Trento).

Sono fuori dal tunnel. Direzione affidata a Claudio Panettella di Bari (Pietro Pascali e Fernando Caviano entrambi di Bologna gli assistenti). Il fischietto pugliese è un ingegnere gestionale al terzo anno in categoria. Bilancio in Serie D che conta 33 gare (14 in stagione tra cui Ciserano-Rezzato 1-4 nel Girone B), con 15 successi interni, 6 pareggi e 12 vittorie in trasferta. Nel marzo del 2013 Panettella balzò agli onori (si fa per dire) della cronaca per aver interrotto il gioco durante un Gallipoli-Manduria di Eccellenza per far allontanare un disabile dal tunnel degli spogliatoi. Il disabile in questione era (tra l’altro), l’Assessore allo Sport locale Giovanni Fiore. Il presidente gallipolino Marcello Barone non le mandò certo a dire: “In campo si è presentato un arbitro presuntuoso, dal carisma inappropriato e fuori luogo, che con la sua scellerata decisione, ha offeso non solo gli spettatori e sportivi tutti, ma l’intera cittadinanza e Gallipoli”.

Te lo do io il Burian. Gara a rischio per il maltempo? Secondo ilmeteo.it, domenica sulla Gera d’Adda sono previste deboli precipitazioni anche nevose ma senza accumulo. In attesa (ovviamente), di aggiornamenti.

Giovanni Castiglioni