Prima parte di campionato da incorniciare per mister Kolec, che spiega, in questa intervista, i motivi del successo amaranto e lo spirito della squadra. I suoi ragazzi un regalo di Natale “auguri alla mia squadra e alla società cassanese, godetevi le vacanze! Buon Natale anche a tutti i tifosi e sostenitori, grazie di tutto!”

Chiudete l’anno con il botto al secondo posto. Il Cassano di settembre è diverso da quello di dicembre ma lo spirito e gli intenti sono uguali. In cosa siete cresciuti?

Chiudiamo al secondo posto ed è sicuramente una bellissima soddisfazione, vincere 9 partite e perderne solo 3, di cui 2 con una sola rete di scarto, vuol dire che siamo competitivi contro tutti. Credo che questa squadra sia cresciuta tanto dal punto di vista psicologico. Non ci poniamo dei limiti e siamo consapevoli che se diamo il massimo possiamo vincere contro tutti. Rispettiamo gli avversari ma non li temiamo.

Quale sarà invece il lavoro da fare da gennaio, su cosa vuoi migliorare?

C’è sempre lavoro da fare, nella mia breve esperienza da allenatore ho capito che non bisogna mai pensare di essere arrivati, bisogna cercare di lavorare ancora di più, specialmente quando si vince, perché è molto facile sedersi nel momento positivo mentre le squadre che perdono lavorano duramente. Quindi dobbiamo lavorare ancora di più.

Qual è stata la vittoria più soddisfacente, e perché, di questo campionato ad oggi?

Sicuramente a Trieste per tutto il contesto, per la classifica, per il pubblico, per il clima al Pala Chiarbola, per la storia di questa partita. Vincere lí è sempre una bella soddisfazione, poi sapendo che ci sono i miei familiari, che vengono a vedermi dalla vicina Istria, è ancora più speciale.

Ma poi anche a Siena, quando tutto sembrava che dovesse andare male, ed effettivamente era così, i ragazzi hanno avuto la forza di invertire la tendenza.

Un episodio che ha lasciato il segno?

In trasferta a Gaeta. Abbiamo avuto un incidente stradale e siamo tutti usciti dalle macchine cercando di vedere se gli altri stavano bene, è stato un momento molto particolare e credo che questo episodio ci abbia aiutato a legarci ancora di più.

Un plauso ai giovani che hanno spinto e fatto uscire il meglio di questo Cassano ma anche ai veterani che sono riusciti a lavorare bene con i giovani. Cosa pensi di questo gruppo?

Io direi di fare un applauso a tutti i ragazzi perché sono veramente eccezionali. É un gruppo molto particolare perché i giovani sono affamati di farsi vedere, di dimostrare il loro valore e hanno tanta voglia di imparare. Dall’altra parte c’è il gruppo dei senior, che non avendo mai vinto qualcosa di importante hanno questo fuoco negli occhi, vogliono far vedere a loro stessi e a tutta l’Italia che anche loro possono dire la loro. Sono un gruppo di pazzi, nel senso buono. Vederli ogni allenamento, specialmente durante i giochini o le partitelle, come impazziscono e sentire questa sana rivalità é fantastico. Vogliono imparare, vogliono lottare, vogliono dimostrare,  tutte caratteristiche per cercare di fare qualcosa di eccezionale.

Perché punti tanto sui giovani? Cos’hanno? Tutti vedono solo inesperienza, tu no, e dai loro fiducia, hai avuto ragione.

L’ho già detto e lo ripeterò sempre, questi ragazzi li ho visti crescere e so cosa hanno fatto in tutti questi anni. Grazie a una società come la nostra, che permette loro di giocare 3 partite a settimana, tornei internazionali, stage, impegni con le nazionali, 5 allenamenti alla settimana. Che dire, sono giovani ma sicuramente non inesperti come tutti credono.  Giocare in A1 è diverso rispetto ai campionati minori ma non è che si gioca un altro sport.

Vi aspetta l’ultima di andata contro Fondi e poi si riparte da capo. Che gara ti aspetti contro Fondi?

Fondi, come tutte le squadre, ha degli ottimi giocatori, ed ha una buona classifica non per caso, quindi mi aspetto una partita pesante. Se vogliamo vincerla dovremmo dare il massimo, non solo durante la partita ma anche adesso, per le vacanze, e quando riprenderemo ad allenarci. Perché ora è fondamentale cercare di mantenerci in forma nonostante le vacanze, questo è il prezzo da pagare se si vuole raggiungere il nostro obiettivo.

Mancano ancora 14 partite prima della fine del campionato, quindi direi di stare con i piedi per terra come abbiamo fatto fino ad ora, giocare partita per partita pensando solo al nostro gioco e a come migliorare noi stessi. Le parole d’ordine sono umiltà e lavoro. Buone vacanze a tutti!

Federica Scutellà