Il Pavia torna al “Franco Ossola” dopo quasi nove anni e per la prima volta incontra il Varese in serie D, dato che le due compagini si sono sempre affrontate, fin dal primo incrocio, nel campionato di Prima Divisione (serie C) 1929/30, al terzo livello dei campionati nazionali. Una lunga storia, dunque, scandita da ben trentadue confronti di cui 16 andati in scena prima sul campo delle Bettole e poi allo stadio di Masnago, dove la metà sono finiti in parità e  gli altri sono stati equamente divisi tra vittorie dei biancorossi e blitz pavesi.

GLI ULTIMI CONFRONTII – L’ultima volta al “Franco Ossola”, nel campionato di Seconda Divisione 2008/09 (in foto), fu una domenica trionfale per i biancorossi di Beppe Sannino, che cominciarono la volata finale che li avrebbe portati alla promozione, seguita, al termine della stagione successiva, dal ritorno in serie B dopo oltre vent’anni. Era l’11 aprile del 2009 e il Varese giocò una delle migliori partite del torneo: Stefano Del Sante, un gol  del quale in apertura era stato annullato, portò in vantaggio i biancorossi al 22’, incornando nella rete pavese un cross dalla sinistra di uno scatenato Paolo Grossi. Al 15’ della ripresa il Pavia riuscì a ristabilire la parità con una rete di Carbone, un calcio di punizione non irresistibile che, attraversata l’area, s’insaccò nella porta difesa da Mathieu Moreau. Non passarono che cinque minuti e il Varese si riportò in vantaggio: Pietro Tripoli, appena subentrato a Checco Lepore, s’involò sulla fascia e servì con un cross teso Del Sante, lesto ad anticipare con la punta il portiere avversario. Lo stesso Tripoli, nel primo minuto di recupero, arrotondò il risultato con la sua prima rete stagionale.
Nella stagione precedente, il 3 febbraio del 2008, i biancorossi allenati da Roberto Lorenzini avevano subito una cocente sconfitta, prodotta da una doppietta di Omar Torri (44’ e 24’st su rigore), resa solo meno amara dalla rete messa a segno allo scadere da Checco Lepore.

ANTEGUERRA – In parità, 0 a 0, finì anche il primo confronto tra le due squadre andato in scena il 9 marzo del 1930 sul campo delle Bettole. Tre anni dopo, sempre nel campionato di Prima Divisione, il primo blitz pavese in terra varesina: un perentorio 3 a 1, seguito all’ancor più largo successo della compagine padana  (4 a 1) sul proprio terreno. Solo in occasione del terzo confronto, nella stagione 1940/41, i biancorossi riuscirono a imporsi, di misura, ai cugini lombardi. Un pareggio (1-1) fu l’esito della sfida dell’8 novembre 1942 allo stadio del Littorio,  mentre il successo esterno del Varese nell’incontro di ritorno, giocato il 7 febbraio ’43, contribuì alla qualificazione alle finali, vincendo le quali i biancorossi ottennero la prima, storica promozione in serie B. I confronti si fecero abbastanza frequenti dopo il ventennio d’oro del Varese impegnato, tranne un momentaneo scivolone in serie C, a misurarsi nei due maggiori livelli del calcio italiano.

ANNI ’80 e ’90 – Nel campionato di serie C1 1985/86, all’ottava giornata, il Pavia impose il pareggio (1-1) ai biancorossi allenati da Canali (il gol dal dischetto di Antonio Ravot, al 17’, fu vanificato dalla rete, al 43’, del pavese Monti);  identico risultato nella stagione successiva, quando il biancorosso Ruggeri, al 21’st, pareggiò la segnatura in apertura (4’)  di Rambaudi; un altro pareggio, ma per 2 a 2, nella stagione di C1 1990/91, quando, il 3 febbraio a Masnago, il Varese andò due volte in vantaggio, Bolis al 6’ e Mosele al 48’, ma i suoi sforzi furono vanificati dalla rete di Bruzzano al 32’ e da un autogol di Sala a quattro minuti dal 90’.
Il peggior confronto, per i biancorossi, ebbe luogo nel campionato di C2 1992/93: il 1° novembre  del ’92 i pavesi vinsero a Masnago per 4 reti a 0 grazie a una tripletta di Scalzo (37’, 2’ e 7’st) arrotondata da Danzè al 21’st. Il Varese si rifece due anni dopo: il 30 ottobre 1994, alla rete del vantaggio pavese (Acquali al 43’) replicarono Modica (7’st) e Cavicchia (30’st). I successivi due confronti al “Franco Ossola” si conclusero con lo 0-0 del 24 marzo 1996 e, il 29 dicembre dello stesso anno,  con un perentorio 3-1 dei biancorossi, prodotto da una tripletta di Taldo.

BREVE STORIA TRISTE – Perché come il Varese, anche il Pavia, si ritrova da un paio di stagioni in queste infime categoria del calcio dilettanti è presto detto e la recente storia tra le due prossime avversarie è molto simile. Gli anni recenti parlano della cessione del club, a luglio 2014, al cinese Xiadong Zhu che due anni dopo ha lasciato il club nelle mani dell’imprenditore romano Alessandro Nuccilli, tuttavia non riesce a completare l’iscrizione al campionato di Lega Pro 2016-2017 e ne sussegue la radiazione dalla Figc e l’estromissioni dai campionati nazionali oltre che il successivo fallimento societario. Il sindaco di Pavia ottieni diritto di fondare una nuova società che riparte dall’Eccellenza inserendosi in sovrannumero nel Girone A tra le proteste delle altre partecipanti. A differenza del Varese, la squadra di Buglio non ammazza il campionato, lotta al vertice, ma alla lunga si arrende all’Arconatese, promossa direttamente in D. Il salto di categoria del Pavia arriva tramite i playoff.

Fausto Bonoldi
Elisa Cascioli
Foto Domenico Ghiotto – Agenzia Blitz