Creditore (ex dipendente) vs Varese Calcio: le parti finiscono in tribunale. Potrebbe essere questa la locandina dell’incontro con la società biancorossa che è stata citata in giudizio per le mancate retribuzioni nei confronti del consulente commerciale che ha così deciso di adire per vie legali. Stamattina le due parti si sono ritrovate davanti al giudice del tribunale di Varese che ha rinviato l’udienza alla seconda settimana di luglio invitando i soggetti a parlare tra loro e a trovare un accordo.

L’ex membro, che faceva parte della Direzione commerciale, ha fatto scattare l’iter giudiziario nei confronti del club di piazzale De Gasperi per un credito che supererebbe i 15 mila euro. Dall’altro lato il Varese sostiene che il contratto che lo legava al consulente è stato disdetto a marzo per inadempienza. L’udienza, presentata solo sulla base di fatture insolute senza che sia stato fatto un decreto ingiuntivo, è stata quindi rinviata.

Il Varese si difende così: “Qual è il gioco?” la domanda retorica di Taddeo, presente stamattina in aula. “Ci ha continuato a chiedere un fisso che gli abbiamo sempre contestato perché negli ultimi mesi non si è più fatto vedere. Mi fa strano che la procedura sia stata portata avanti dallo studio di un avvocato che è anche il direttore generale della Bustese nel bel mezzo del calciomercato. Il fatto che la notizia sia uscita sui giornali mi sembra strumentale e questo ci danneggia. Quando ho spiegato al giudice che siamo nel bel mezzo dell’aumento di capitale ha capito che siamo in grado di adempiere ai pagamenti e ci ha invitato a trovare un accordo. In più una società dilettantistica quale è il Varese non può fallire”.

“Non sono io il suo avvocato, ma è cliente del mio studio – spiega dall’altro lato l’avvocato Amirante -. Che io sappia, la controversia è iniziata a marzo quando io non sapevo ancora che sarei andato alla Bustese. L’udienza non è stata fissata ieri, se il Varese voleva trovare una soluzione poteva scegliere di mettersi d’accordo e non finire davanti al giudice”.

Come andrà a finire? E’ presto per dirlo, di certo questa ennesima chiamata in causa per inadempienze non giova all’immagine del Varese Calcio. Ma, come dice il presidente Taddeo, proprio in questi giorni l’aumento di capitale sta permettendo alla società di sistemare di tutte le pendenze in modo tale da poter iniziare una nuova stagione rispettando tutte le scadenze.

Elisa Cascioli