Mettersi alle spalle una sconfitta (in fondo), è meno complicato che fare altrettanto con una vittoria. Così, il primo rovescio stagionale rimediato a Crema con la Pergolettese non può (e non deve), fare eccezione. Tenersi il necessario, dimenticare tutto il resto. Tanto più che l’oroscopo prenatalizio propone proprio per domenica uno snodo (potenzialmente) dirimente. Pro Patria impegnata contro l’ondivago Trento (ore 14.30, stadio “Speroni”), e confronto diretto tra le altre due capolista Rezzato e Darfo Boario. Non una giornata banale, insomma. Sotto svariati punti di vista.

Anghingò di chi è la colpa non lo so. Il tema (inutile nasconderlo), è sempre quello. Chi ha toppato domenica sul gol di Ferrario? Javorcic (a caldo), ha assolto Molnar. Il fiumano è stato schiscio mentre di Mangano e Scuderi non è dato conoscere l’opinione. Senza entrare nel merito (le immagini, in questo senso, sono piuttosto chiare), resta qualche analogia con la rete subita alla seconda contro il Rezzato. Cross dalla sinistra poco oltre la trequarti (allora di Minicleri, al “Voltini” di Boschetti), palla spiovente e difesa tigrotta in imbarazzo. Nel bresciano, Guadagnin si scontrò con Scuderi per anticipare Marzeglia favorendo sulla ribattuta il gol di Franchi. Domenica, il superbomber della Pergolettese ha invece colpito indisturbato. Ma la dinamica dell’azione e le scalate conseguenti non sono così dissimili.

Disabato di domenica? Sul fronte recupero da infortunio, l’icona aperta più significativa è quella relativa a Dido Disabato. Assente dal campo dal 17 settembre e dai convocati dal primo ottobre, il centrocampista varesino ha smaltito il problema muscolare ma è ancora a caccia della migliore condizione. Possibile quindi rivederlo in lista, difficile possa però andare oltre il cameo. Per il resto, l’ipotesi del rientro tra gli undici di Zaro, di un turno di riposo a Pedone con Colombo nuovamente mezzala sembra essere quantomeno plausibile.

Da 33 senza i trentini. L’incrocio con il Trento manca in campionato da 33 anni esatti. Successo biancoblu all’andata (1-0 allo “Speroni” con rete di Labadini il 14 ottobre 1984) e favore restituito dagli aquilotti al ritorno (sempre 1-0 al “Briamasco” con Lomanno match winner il 24 febbraio 1985). Nella storia, i precedenti sono complessivamente 14 con chiaro dominio casalingo e imperante equilibrio (5 successi per parte e 4 pareggi). Per la cronaca, il club gialloblu a Busto non ha mai vinto.

Giovanni Castiglioni