Se è vero che la Openjobmetis tra le mura amiche continua a fare fatica, è altrettanto vero che la squadra ha colto un successo nell’ultima trasferta disputata. Proprio lontano da casa, nella cornice del PalaPentassuglia di Brindisi (domenica ore 18.15), i biancorossi possono riprendere una corsa positiva per provare a tirarsi fuori dalle zone calde della classifica. Coach Attilio Caja ha presentato così l’appuntamento di domenica:

“Ogni partita può essere quella buona per concretizzare quello che stiamo facendo. In tutto il girone di ritorno le squadre che hanno più bisogno di punti in classifica sono quelle sul fondo, quindi non importa che si tratti di gare casalinghe o esterne. Sappiamo che Brindisi ha delle qualità ben precise: i giocatori del loro quintetto americano hanno tutti la doppia cifra di media. Atletismo e talento offensivo sono due chiavi del loro gioco”.

Il coach biancorosso ha proseguito elencando le qualità del roster brindisino e ponendo l’accento sugli aspetti in cui Varese dovrà farsi valere: M’Baye è straordinario, gioca come una guardia pur essendo un lungo ed è una delle migliori sorprese di questo campionato. Scott è un attaccante di primaria importanza e Goss ha sempre fatto bene dovunque sia andato. Noi dobbiamo essere tosti in difesa anche perché loro sono il secondo attacco del campionato, questa è la base da cui partire per giocarci la partita”.

Non solo intensità difensiva, ma anche battaglia sotto canestro: “Sono secondi per rimbalzi catturati, quindi sarà fondamentale lottare sotto le plance – ha spiegato il coach – per non concedere loro troppi possessi. Sono due aspetti più caratteriali che tecnici da parte nostra: dobbiamo riconoscere l’importanza della partita e capire che abbiamo più bisogno di loro di questi due punti. Dobbiamo anche confermare l’atteggiamento dimostrato nelle partite precedenti”.

Per la lotta a rimbalzo sarà fondamentale il contributo di Anosike, il miglior giocatore del campionato in questa voce statistica. Il centro di passaporto nigeriano, però, è alle prese con alcuni problemi fisici: “Fino ad oggi – ha raccontato Caja – non ha lavorato con la squadra. Ha dolori alla schiena, ma ha dato la massima disponibilità e sta facendo delle terapie per recuperare. Oggi vedremo se sarà a disposizione per l’allenamento, valutiamo di giorno in giorno l’entità del suo problema”.

Quello di Anosike è stato l’unico problema riscontrato in una settimana che, per il resto, si è svolta in maniera regolare: È stata una buona settimana di allenamento. I giocatori – ha risposto il tecnico biancorosso – si meriterebbero di portare a casa qualche risultato positivo in più per quanto lavorano e si impegnano. Da quando sono arrivato non ci sono state settimane di cui posso lamentarmi: per poter offrire prestazioni come le ultime, è oggettivo che ci siamo preparati bene.

Tornando alla partita, Caja ha rimarcato la fiducia nelle possibilità di vittoria della Openjobmetis: “Anche se secondo i bookmakers partiamo nettamente sfavoriti, ci giochiamo la nostra partita e vediamo. Sono convinto che possiamo ottenere un buon risultato, abbiamo fiducia nelle nostre possibilità e in quello che stiamo facendo e ci sentiamo pronti per questa gara. Le nostre consapevolezze e le nostre certezze devono aumentare”.

Un’ultima battuta, in vista di una sfida contro una squadra di grandi attaccanti in transizione, il coach la concede alla questione dei ritmi da adottare: “In trasferta bisogna controllare un po’ il ritmo ed essere più pragmatici. Una squadra come Brindisi, che dopo due terzi di campionato è seconda per punti segnati, dev’essere riconosciuta per queste caratteristiche. Sarebbe presuntuoso andare a sfidarli in casa loro sul ritmo. Dal punto di vista mentale serve una prova solida: quando Brindisi accelera, noi dobbiamo rallentare e provare a sbollire l’empatia che potrebbe crearsi tra pubblico e squadra”.

Sarebbe errato, tuttavia, considerare Brindisi unicamente come una squadra votata all’attacco: “Anche in difesa possono girare le partite, soprattutto perché – ha analizzato Caja – hanno giocatori di taglia e atletismo come Carter, M’Baye e Agbelese che dentro l’area possono fare la differenza. Il fatto di essere secondi per rimbalzi dimostra questa forza che hanno sotto il loro canestro”.

“Non ci renderanno facile la partita in attacco, anzi. Semmai sono gli altri – ha chiuso il coach – che possono pensare di avere qualcosa di facile contro di noi, vista la nostra posizione di classifica. Noi non abbiamo la possibilità di pensare che ci sia qualcosa di facile nel modo di affrontare le nostre avversarie”. Dunque bisogna eliminare ogni atteggiamento superficiale e giocare una partita determinata e attenta, soprattutto in difesa. Solo così Varese può provare ad ottenere i due punti in Puglia.

Filippo Antonelli