La Sestese, tra realtà di maggior rilievo nel panorama dilettantistico nostrano, negli ultimi tre anni si è distinta per aver vinto il premio come formazione con il maggior numero di giovani nella propria rosa nel campionato Eccellenza. Dietro questo riconoscimento c’è la realtà di un settore giovanile dai numeri importanti e con una propria chiara filosofia.

Partiamo dai numeri del vivaio biancazzurro. I tesserati in questa stagione sono 310, con tutta la filiera delle squadre. Si parte dall’attività di base con i Piccoli Amici, una ventina di bimbi delle annate 2011 e 2012, tre formazioni di Primi Calci, una composta da bambini nati nel 2010, una con i nati nel 2009 e una mista con entrambe le annate. Si prosegue con tre squadre di Pulcini, una 2007 e una 2008, e una mista. Stessa suddivisione, ma con le annate 2005 e 2006 per le tre formazioni della categoria Esordienti. Per quanto riguarda il settore agonistico, nella categoria Giovanissimi c’è una squadra di 2004 che ha disputato il campionato provinciale appena terminato, una formazione con i nati nel 2003 nei Regionali   ?  accesso guadagnato nella scorsa stagione con i Giovanissimi 2002 guidati da Moffa   ?  e un’altra squadra composta da ragazzi nati nel 2003 iscritta al campionato provinciale. Nella categoria Allievi la Sestese ha entrambe le formazioni, una classe 2002 e una con i nati nel 2001, militanti entrambe nei campionati regionali. Al termine del percorso di settore giovanile, la Juniores che disputa il campionato regionale fascia A.

Una lettura più approfondita dei numeri ce la fornisce Thomas Bizzaro, responsabile dell’attività di base, alla Sestese dalla stagione 2013-2014: “In questa stagione abbiamo superato quota 300 tesserati; per noi è stato un importante traguardo che conferma una crescita costante in termini numerici del nostro vivaio. Personalmente ho iniziato come istruttore nel 2013 poi, dalla stagione 2015-2016, in qualità di responsabile del settore di base, ho cominciato a collaborare insieme a tutti gli istruttori, con Stefano Milanta, responsabile del settore giovanile, e Giorgio Tomasini, responsabile organizzativo allo sviluppo del nostro vivaio. Quantità, ma anche qualità perché per quanto riguarda le formazioni del settore agonistico abbiamo, escluso i Giovanissimi 2004 che per regolamento giocano la fase autunnale a livello provinciale, tutte le formazioni nei campionati Regionali”. Dietro i numeri un modello organizzativo, una metodologia e una precisa filosofia societaria: “Alla Sestese è data molta attenzione e importanza al settore giovanile. I primi a testimoniarci con la loro presenza e impegno la rilevanza del vivaio sono i vertici societari, a cominciare dal nostro presidente, Alberto Brovelli, suo figlio Andrea e il vice presidente, Roberto Belli. Il riconoscimento come squadra partecipante alla categoria Eccellenza con il più elevato numero di giovani e il fatto che anche in questa stagione sono stati aggregati 5 ragazzi nati nel 2000 sono il frutto di una precisa impostazione societaria ”. 

Andando nel dettaglio Bizzaro ci espone alcuni tratti essenziali del vivaio biancazzurro: “Con tutte le ovvie differenziazioni che il percorso nel settore giovanile prevede, punti cardine della nostra azione sono l’attenzione al ragazzo, il gioco quale elemento caratterizzante la nostra attività e il rispetto delle regole. All’interno di questa comune cornice vi sono le differenze di percorso alle quali accennavo, che scandisco la crescita psicologica e fisica, tecnica e tattica del giovane. Nell’attività di base, anche se abbiamo più di una formazioni, ogni categoria si allena insieme, negli stessi giorni e orari, seguendo definite linee di sviluppo del percorso. I nostri gruppi squadra sono numerosi perché pensati e programmati per lo sviluppo del percorso. I Piccoli Amici fanno due allenamenti a settimana con un’attività prettamente ludico-motoria, ai nati nel 2011 facciamo disputare le prime partite. Nelle altre categorie del settore di base l’attività è incentrata sulla tecnica individuale, con un ampio lavoro sul dominio della palla e  l’uno contro uno, affiancata da un’acquisizione degli schemi motori di base e coordinativi, obiettivi quest’ultimi per i quali abbamo la presenza di un laureato in Scienze motorie, che agisce trasversalmente con tutti i gruppi squadra. Per quanto riguarda le formazioni del settore agonistico, ci si avvicina gradualmente al calcio adulto, sotto tutti i punti di vista”.

La Sestese fa squadra anche tra istruttori e responsabili, come ci racconta Bizzaro: “Tra di noi c’è un forte senso di appartenenza alla società che nasce dal lavoro svolto insieme, sul campo e negli incontri tecnici a cadenza mensile nei quali ci confrontiamo su aspetti tecnici, sullo sviluppo delle linee guida di percorso e di ambito comportamentale”. L’accompagnamento e affiancamento agli istruttori è un passo successivo alla scelta delle figure che, più di altre, sono a contatto con ragazzi e genitori. I criteri di scelta sono precisi: “I nostri istruttori nell’attività agonistica sono tutti diplomati Uefa B, nell’attività di base laureati in Scienze motorie e diplomati Coni Figc. Oltre agli attestati, rimane fondamentale, insieme alle conoscenze tecniche il tratto umano che, con i giovani, deve necessariamente avere la pazienza dell’educatore. Inoltre, per quanto riguarda gli istruttori che operano nell’attività di base, teniamo in considerazione l’aspetto anagrafico, scegliamo istruttori under 30”.

Attenzione ai ragazzi che si spinge anche alla famiglie con incontri dal differente taglio, nel quale emerge il ruolo di agenzie di aggregazione svolto dalle società calcistiche in particolare quello dei settori giovanili: “I genitori sono una parte importante che va, nel rispetto dei ruoli, riconosciuta. Con i genitori dei nostri ragazzi facciamo degli incontri di carattere formativo, con la presenza di uno psicologo, che hanno lo scopo di sensibilizzare papà e mamme sul ruolo genitoriale nell’attività sportiva dei loro figli. L’importanza dei genitori nell’attività giovanile prevede, in molti casi, un coinvolgimento diretto nel ruolo del dirigente accompagnatore. Figura obbligatoria nelle categorie del settore agonistico che, spesso, appunto, è un genitore. Con i nostri dirigenti accompagnatori facciamo degli incontri al fine di formarli dal punto di vista del regolamento e, soprattutto, sulla linea comportamentale da tenere in campo e fuori. Insieme a questi  incontri informativi e formativi, non mancano anche momenti conviviali e cordiali nel quale stare semplicemente insieme.  

Persone e strutture elementi base di ogni attività sportiva, non meno quella calcistica di settore giovanile. Campi, spogliatoi e tribune della Sestese sono concentrate nel centro sportivo “Alfredo Milano” che può contare di un campo a 11 in erba, con tribuna, dove disputano le partite di campionato la prima squadra e tutte le formazioni del settore agonistico. L’attività di base è svolta nel campo a 9 con fondo in sintetico. Infine, un campo in terra a 11 per gli allenamenti della prima squadra e settore agonistico. Unica attività che viene svolta fuori dal centro sportivo “Alfredo Milano” è quella dei più piccoli, svolta nel campo coperto a 5 di Lisanza.

  Marco Gasparotto