Alzi la mano chi l’estate scorsa, tra gli addetti ai lavori della serie D, avrebbe piazzato il Campus Varese tra le squadre protagoniste. Alzi la mano chi, per la giovanissima formazione varesina, dopo dieci giornate di campionato avrebbe pronosticato una classifica in quota playoff con gli stessi punti, 10, di squadre con esperienza, quarti di nobiltà cestistica e costi infinitamente più elevati.
“Siamo assolutamente soddisfatti sia per i risultati che abbiamo ottenuto fin qui sia – dice Fabrizio Natola, espertissimo, lui sì, coach Campus -, perchè, in questo momento, siamo assolutamente in linea con gli obiettivi prefissati: offrire ai nostri giovani l’opportunità di misurarsi e fare esperienza in un campionato senior e mettere in vetrina altri talenti prodotti dal nostro settore giovanile. Così, al di là del sesto, affollatissimo, posto occupato attualmente in classifica, ci gratificano molto di più lo spirito con cui i ragazzi stanno affrontando questa avventura e i continui progressi messi in mostra una partita dopo l’altra. Allo stesso modo, tutti coloro che troppo frettolosamente avevamo collocato il Campus in zona-retrocessione, sono stati costretti a ricredersi perchè la mia squadra sta tenendo bene il campo contro tutti e, in alcune occasioni, si è tolta qualche “sfizio” strappando punti inaspettati anche ai cosiddetti squadroni”.

Vittorie sorprendenti spesso costruite sulle prodezze della coppia Cadario-Mottini.
“In effetti i nostri due esterni in diverse occasioni hanno fatto le “onde – Davide Cadario miglior marcatore del girone a oltre 22 di media; Andrea Mottini al sesto posto della speciale classifica con 20.5 -, e stanno mettendo in luce il loro potenziale anche per il livello più alto. Entrambi infatti sono aggregati alla rosa della prima squadra della Robur e si allenano quotidianamente con Bloise, Rosignoli, Santambrogio e compagni. Però, accanto alle loro prestazioni a me piace sottolineare la costante crescita di un gruppo che mette in evidenza anche Davide Crespi, playmaker di grande ritmo; Nicolò Modesti, Andrea Paloschi e Giovanni, batteria di guardie ed ali che producono sempre buon impatto sulle gare. Tutto ciò aspettando che anche altri giocatori prendano sempre più confidenza col parquet e con la realtà di una categoria molto impegnativa”.

Dopo la bruciante retrocessione dell’anno passato come giudichi l’andamento del campionato in corso e, ancora, per quale obiettivo realistico vi batterete?
“La classifica odierna raffigura quasi alla perfezione quello che avevo pronosticato nel settembre scorso. Quindi, Venegono, team di livello superiore, giustamente capolista inseguito da un gruppetto di squadre di pari valore anche se costruite seguendo filosofie completamente diverse. Per quanto ci riguarda, non abbiamo nessun pensiero legato alla classifica poichè, ribadisco, il traguardo più importante è legato alla crescita tecnica e tattica di ogni giocatore. O meglio, corriamo per un solo obiettivo: vogliamo vincere il più possibile e, sarà banale dirlo, ma i conti li faremo solo tra qualche mese. Adesso, è davvero prematuro fare previsioni e – conclude Natola -, dico che sono davvero curioso di vedere fin dove potrà arrivare questo gruppo che lavora benissimo e ha davanti a sè margini di miglioramento davvero grandissimi”.

 Massimo Turconi