Talvolta anche il mondo dei piccoli calciatori si macchia di episodi che non dovrebbero esistere nemmeno nel calcio dei grandi, figuriamoci sui campi dove crescita e divertimento dovrebbero l’unica cosa che conta.
Invece spesso non è così e purtroppo ci ritroviamo costretti a raccontare di situazioni che non hanno nulla a che vedere con il calcio come le risse tra genitori sugli spalti, gesti irrispettosi nei confronti degli avversari, tafferugli tra tifoserie o peggio ancora gravi episodi di razzismo.

solbiatese 2004Domenica scorsa a Gallarate, al termine del match tra Torino Club e Solbiatese (nella foto in alto e a lato) del campionato dei Giovanissimi 2004 Girone C, vinto 2-0 dai padroni di casa, si è registrato un brutto scambio di parole tra due avversari e un giocatore della squadra di casa, R.M.E., ha rincarato la dose rivolgendo all’altro insulti razziali. Il tutto sotto gli occhi dell’arbitro che ha segnalato l’episodio.

Il giudice sportivo è stato inclemente: una giornata a R.J. della Solbiatese per comportamento offensivo e quattro giornate all’altro ragazzino per aver pronunciato una grave frase ingiuriosa.

Nel momento in cui, dopo l’eliminazione della Nazionale Azzurra dalle qualificazioni ai Mondiali del 2018, tutti si stanno riempendo la bocca dispensando consigli e soluzioni per il calcio italiano con i cambiamenti da fare a partire dai settori giovanili, nel nostro piccolo ci sentiamo di segnalare lo spiacevole accaduto perché qui non è solo il “sistema” calcio a dover cambiare, ma anche la nostra mentalità.

e.c.
(nelle due foto la formazione della Solbiatese)