Entrando all’ingresso del centro sportivo di Capolago, dove da tanti anni ha sede l’attività  calcistica di settore giovanile dell’Unione Sportiva Bosto, non può sfuggire la scritta che vi capeggia “U.S. Bosto scuola di calcio e di vita”. È con questo motto che, più di ogni altra parola, si può sintetizzare l’operato che nel corso degli anni ha visto tanti giovani calciatori calpestare i campi di calcio di Capolago.

Dagli inizi pionieristici al presente, Us Bosto rimane, anche oggi, all’interno del panorama calcistico giovanile, un punto di riferimento per l’intero movimento provinciale. Osvaldo Tonelli, uno dei padri fondatori della società gialloblù, ricostruisce il percorso dalle origini ai giorni presenti: “Nasciamo come realtà oratoriale nel 1960 con attività di calcio e basket svolta all’oratorio di Bosto, rione di Varese. Nel corso degli anni, la continua crescita ci ha portato nel 1969 a fondarci con l’attuale denominazione e all’affiliazione alla Figc, con l’iscrizione di una squadra in Terza categoria e una formazione giovanile di allievi. Nel 1970 con l’arrivo dei fratelli Pozzi, Fausto e Paolo è iniziata l’attività giovanile, allora denominata Nucleo Giovani Calciatori (Nag). Gli anni successivi ci hanno visto peregrinare in varie strutture sportive, tra le quali il campo sportivo di Giubiano e Calcinate degli Orrigoni a Varese e il campo sportivo di Vedano Olona. Nel 1979, con l’acquisto dei terreni, approdiamo a Capolago, dove, anno dopo anno, è cresciuta l’attuale struttura composta da sei spogliatoi, due campi, uno a undici e uno a otto, una palestra e la gabbia”.

Il presente della società gialloblù è quello di circa 350 ragazzi, suddivisi in diciannove squadre iscritte ai campionato Figc che vanno dai Primi calci agli Allievi,  sessanta piccoli amici, bambini di cinque e sei anni, e la nuova attività di psicomotricità che viene svolta di sabato mattina. Inoltre, l’Us Bosto, dopo trent’anni è tornata ad avere una prima squadra, iscritta al campionato di Terza categoria, con una rosa di venticinque giocatori, guida da Daniele Perri.
Proprio il ritorno della prima squadra è una delle novità più importanti di questa stagione, come ci spiega Osvaldo Tonelli, Presidente della formazione impegnata nel campionato di Terza categoria: “Dopo tanti anni siamo tornati ad avere una nostra prima squadra e, a fronte di questi primi mesi, siamo molto contenti. Voglio ricordare che è una squadra costruita con zero costi e formata quasi unicamente da giocatori che hanno fatto le trafila del settore giovanili da noi, allenatore compreso. La nostra prima squadra rappresenta una delle espressioni del senso di appartenenza ai nostri colori, nel quale crediamo molto”.

Le note sul ritorno della prima squadra nell’Us Bosto ci introducono, sempre con le parole di Tonelli, nel modus operandi della società gialloblù a livello giovanile: “Tutto quello che facciamo è per il bene dei ragazzi. Cerchiamo di far giocare tutti, creando, quando possibile, delle nuove squadre che rispondano al grado di maturazione calcistica dei nostri giovani, anche quando questa scelta non viene compresa. Capita anche a noi di sbagliare, ma sempre in buona fede”. La filosofia dell’Us Bosto ha espressione anche nella scelta degli istruttori: “Quasi tutti i nostri istruttori sono laureati in Scienze motorie e, soprattutto, sono ex giocatori del nostro vivaio. Tale abbinamento affianca alle competenze motorie anche un forte senso di appartenenza, che, mi voglio ripetere,  è il nostro valore aggiunto. L’attività dei nostri istruttori è coordinata dal Direttore sportivo, Mauro Brattesani, e dal Responsabile tecnico, Dado Giardini, entrambi punti di riferimento gestionali e operativi

Una realtà con un alto numero di tesserati e di lunga tradizione, come quella gialloblù, è supportata al suo interno da un apparato organizzativo animato da numerose persone che abbinano  passione e competenza. Tonelli ci ricorda il ruolo fondamentale rivestito dal Consiglio direttivo, organo che con le sole proprie forze sostiene l’impegno economico che l’attività calcistica richiede sia in termini di interventi strutturali sia umani, dove al suo interno sono presenti figure fondamentali come il Presidente, Gino Binfarè e l’economa, la Dott.ssa Bordone. Tonelli conclude ricordando con orgoglio: “Tutto quello che siamo riusciti a fare e che oggi stiamo continuando a fare, bene, a fronte dei numeri in continua crescita, è frutto unicamente della nostra passione e dei sforzi di tutti noi, fatti di piccole e costanti fatiche quotidiane che hanno reso possibili sogni fatti non da soli”.

Marco Gasparotto