Torna incredibilmente di attualità un articolo da noi pubblicato il 2 febbraio scorso in seguito alle dimissioni dell’ex presidente Gabriele Ciavarrella, numero uno dell’annata in Eccellenza e della prima parte in Serie D.

AVANTI UN ALTRO – La storia recente del Varese, così come quella passata, è stata molto turbolenta. Quale sarà il prossimo capitolo? Riusciranno i colori biancorossi a sventolare senza timori verso il futuro?”: questa era la conclusione del pezzo al quale, dopo solo sei mesi, possiamo aggiungere altre due capitoli perché due sono i presidenti già passati in questo breve lasso di tempo: la meteora Fabio Baraldi e poi Aldo Taddeo, da ieri dimissionario.

Senza dubbi il Varese ha vissuto anni turbolenti ai vertici societari sin dai tempi della Serie B. Ecco i terremoti che si sono susseguiti:

Montemurro RosatiERA ROSATI – Estate del 2008, Antonio Rosati arriva ai piedi del Sacro Monte, affiancato dal braccio dentro Enzo Montemurro, e diventa presidente della squadra ripartita nel 2004 dall’Eccellenza con la famiglia Sogliano. La squadra, iscritta in Seconda Divisione vince il campionato. L’anno dopo, quello del centenario, il Varese festeggia la promozione in Serie B attraverso i playoff.
Rosati rimane alla guida del club per altre tre stagioni che coincidono con semifinale playoff per la Serie A, finale playoff per la Serie A e playoff sfiorati.

laurenza presidente (2)PERIODO LAURENZIANO Nel frattempo si avvicina Nicola Laurenza come main sponsor. Mister Oro in Euro diventa presidente nell’estate 2013 raccogliendo il testimone di Rosati che un anno e mezzo dopo, insieme a Montemurro, sarà coinvolto in un’inchiesta su una maxi evasione che gli costa il carcere.
Laurenza resta ai vertici per due stagioni e mezzo: nella prima la squadra riesce a salvarsi ai playoff, a metà della seconda, ritrovandosi con debiti insanabili, lascia l’incarico poco dopo l’arrivo di Antonio Imborgia col ruolo di vicepresidente esecutivo. Anche quest’ultimo però abbandona la nave tre mesi più tardi.

cassaràVULCANO CASSARA’ A questo punto sale in cattedra, siamo a marzo 2015, Pierpaolo Cassarà; un incarico breve, il suo, che passa alla storia per le sue sparate finite anche su Striscia la Notizia. Una su tutte? “Il genoma esplosivo”. La squadra non riesce a salvarsi in Serie B. Nel frattempo il direttore generale Giuseppe D’Aniello cerca di salvare il salvabile.

IL BUSINESS DI ALI’ – A fine giugno ecco che spunta il personaggio misterioso Alì Zeaiter. Si presenta a Palazzo Estense come nuovo presidente, vi ricordate la sua parola d’ordine? “Business!”; al suo fianco c’è Massimo Trainito. La sua è una vera e propria apparizione perché scomparirà letteralmente dai radar poco dopo dimettendosi senza iscrivere la squadra in Lega Pro.

ciavarrella comuneIL TEMPO DI CIAVARRELLA – Il Varese fallisce e riparte dalle stanze del Comune. La città fa nascere una nuova società (lo storico tifoso Enzo Rosa è tra i fondatori) e la iscrive al campionato di Eccellenza. L’incarico di presidente va a Gabriele Ciavarrella, imprenditore varesino che guida il gruppo Life e che si avvicina al calcio per la prima volta. Arriva la vittoria e poi la Serie D; durante la stagione aumenta il peso specifico del dg Paolo Basile ed entra in società il numero uno della Ital, Aldo Taddeo come vicepresidente. In società però non c’è armonia e manca un accordo di massima sul futuro, questo spinge Ciavarrella a dare le sue dimissioni in lacrime.

L’AMMINISTRATORE UNICO – I soci di minoranza escono di scena, Paolo Basile, affiancato da Taddeo, diventa l’amministratore unico e poco dopo svela l’asso nella manica che però si rivela un buco nell’acqua.

04 baraldiUN BUCO NELL’ACQUA – Il il pallanuotista Fabio Baraldi si presenta in gran stile come nuove presidente del Varese. Parla di futuro, di progetto a lunga durata, di professionismo, ma il tutto si rivela una nuvola di fumo con la sua uscita di scena dopo solo 2 mesi arrivata proprio nell’ultima partita della stagione persa ai playoff.

ULTRA RAPID TADDEO – A quel punto restano Basile e Taddeo che rifondano un Varese del tutto nuovo con un organigramma da grande club. 15 taddeoCompleto di direttore generale, il primo a dare le dimissioni quale giorno fa, soci e vicepresidenti, amministratore delegato e una serie infinita di responsabili. Lo stesso Taddeo parla di rifacimenti di stadio e di Varesello, di abbellimenti accompagnati da solidità, ma il tutto perde di credibilità con l’ennesima rapida uscita di scena. L’ex pilota, tanto veloce a guidare le auto, quanto a dare il suo addio al pallone biancorosso.

E ADESSO? – Che forma avrà il nuovo organigramma del Varese? Che ruolo avranno le persone legatisse a Taddeo e facenti parte dell’attuale società come ad esempio l’amministratore delegato Mantegazza? In che modo l’ex vicepresidente “restituirà” le quote a chi è rimasto? E a chi andrà la massima carica (all’attuale socio Edoardo Russo)? Di sicuro non mancheranno altri colpi di scena.

Elisa Cascioli