Può essere il Darfo Boario un avversario credibile nella corsa alla promozione? Dopo la 16^ giornata la domanda è certamente quella. E la risposta? Sì. Senza esitazione e per una variegata serie di motivi. I neroverdi condividono infatti con la Pro Patria la testa della classifica non certo per caso. Sono in serie positiva da 14 turni (unica sconfitta all’esordio con il Crema); hanno vinto le ultime 4 (Levico, Ciliverghe, Lecco e Rezzato); dispongono della miglior difesa del Girone (8 gol al passivo, i soli ancora in singola cifra); hanno un percorso (quasi) netto in casa (6 vittorie ed un pareggio con 11 reti fatte ed una sola subita dal Lecco); e (soprattutto), non hanno nessun medico ad aver loro prescritto il successo in campionato. Condizione spesso propizia per reggere le corse sulla distanza. Ma la sorprendente facilità con cui i ragazzi di Del Prato si sono sbarazzati ieri del Rezzato (0-3 che è anche la terza sconfitta interna dei bresciani di Filippini), suggerisce altri spunti sulla strada del confronto diretto con i tigrotti programmato per l’ultima di andata in Val Camonica. Sul piano tattico (e dei singoli interpreti), il Darfo ha infatti tutto ciò che serve a mettere in imbarazzo la Pro Patria. Solido 4-3-3 già sofferto (seppur con diverse interpretazioni), contro Crema, Pontisola, Dro (solo in parte) e Pergolettese; la fisicità in difesa di Bakayoko; il ritmo sulla mediana di Forlani e Muchetti; il ruvido mestiere di Spampatti in avanti. Anche se il centravanti di Alzano Lombardo è ancora fermo a quota 2 tra i marcatori. Peraltro surrogato dall’ottima stagione dell’esperto esterno ex Lumezzane Zanardini (5 reti). Insomma, ce n’è abbastanza per impegnare lo staff di Javorcic da qui al 17 dicembre.

Tornando al comodo successo biancoblu sul Trento, è inevitabile non appuntarsi qualche annotazione. La prima riguarda (ovviamente) Mario Alberto Santana: 12 gol in altrettante presenze, una rete ogni 77’ giocati, 21 punti su 34 direttamente ascrivibili a lui. Soprattutto allo “Speroni”, il patagonico è una sentenza: 8 segnature (su 15 totali) e sempre la rete che ha aperto le marcature quando è stato in campo dal primo minuto. Il 23 dicembre Marito spegnerà 36 candeline. Dov’è l’errore?

La seconda nota a margine coinvolge l’attenzione. L’improvvido errore di Mangano ha impedito l’ottavo clean sheet stagionale (4 nelle prime 5 giornate). Nessun dramma. Ma a tratti (e non solo nel portiere, sia chiaro), affiora un pizzico di superficialità. Meglio serrare le fila. Anche a gare ormai acquisite.

Dall’inizio del campionato la Pro Patria non ha ancora messo sotto una squadra da zona playoff. Pareggi con Pontisola e Rezzato, sconfitta con la Pergolettese, Darfo (come detto), ancora da affrontare. La formazione più accreditata battuta sinora è il Lecco (attualmente sesto). Il dato può avere un valore relativo ma pone l’accento sull’imprescindibile snodo a cavallo delle feste quando si incroceranno (appunto) il Darfo (19^) e, dopo la sosta, Lecco (20^) e Rezzato (21^). Si deciderà lì la stagione? Probabilmente sarà ancora troppo presto. Ma è comunque inevitabile pensarlo.

Giovanni Castiglioni