Il calendario – lo si è detto dall’inizio – ha posto la Openjobmetis dinanzi a due sfide complicatissime nelle prime due giornate di campionato. L’esordio stagionale tra le mura amiche contro la Reyer Venezia campione d’Italia si è tradotto in una sconfitta con quasi venti punti di scarto, segno che – come prevedibile – la distanza con le prime della classe per Varese non è di poco conto.

Ora Ferrero e compagni sono attesi da un test se possibile ancora più complicato perché domenica sera (ore 20.45, diretta Rai Sport e Eurosport Player) l’impegno sarà al Forum di Assago contro l’ambiziosissima Olimpia Milano di Simone Pianigiani, che nel primo turno di campionato – al di là di qualche difficoltà iniziale – ha avuto agevolmente ragione della Vanoli Cremona al PalaRadi.

L’obiettivo, per Varese, sarà quello di dare battaglia e di provare a giocarsi le sue carte: la chiave sarà saper resistere ai parziali in favore di Milano che con ogni probabilità arriveranno in determinati momenti della delicatissima gara. L’Olimpia, dopo le cocenti delusioni della passata stagione, ha fatto le cose in grande assemblando un roster lunghissimo per sostenere il doppio impegno campionato-Eurolega.

È anche difficile capire, in virtù del grande numero di stranieri (undici) sotto contratto, con quale assetto l’EA7 si presenterà al derby: fino ad ora – considerando la Supercoppa e la prima giornata di campionato – i prescelti da Simone Pianigiani sono stati Theodore, Goudelock, Bertans, Micov, M’Baye, Gudaitis e Jefferson. Dovrebbero sicuramente mancare gli infortunati Young e Dragic, mentre potrebbero far parte delle rotazioni (rinunciando ad uno o due dei sette sopracitati) Kalnietis e Tarczewski.

La stella della squadra è Jordan Theodore, che due anni fa – con la maglia dei Fraport Skyliners – fu protagonista della sconfitta biancorossa nella finale di FIBA Europe Cup. Il nativo di Englewood è un esterno in grado di bombardare dall’arco con costanza, ma anche di avventurarsi all’interno dell’area avversaria per far male con la sua bruciante velocità.

Realizzatori solidi sono anche Andrew Goudelock (che in carriera ha vestito la maglia dei Lakers) e Amath M’Baye, arrivato da Brindisi. Completano il quintetto il veterano Vlado Micov, autentico professore della pallacanestro europea, e il centro Arturas Gudaitis: il lituano è stato MVP nel successo milanese su Cremona con una doppia-doppia da 17 punti e 17 rimbalzi. Sarà un cliente difficilissimo per Tyler Cain, che cerca riscatto dopo l’opaca prestazione contro Venezia.

In panchina guida il blocco italiano Davide Pascolo (a riposo settimana scorsa insieme a Simone Fontecchio), che affianca altri giocatori della nazionale azzurra come Marco Cusin, Andrea Cinciarini e Awudu Abass. Per quanto riguarda gli stranieri, se Milano dovesse presentarsi con gli stessi dodici dei primi tre incontri ufficiali allora il nome di spicco della panchina sarebbe Dairis Bertans.

L’esterno lettone è un tiratore micidiale, con un raggio di tiro illimitato: al debutto in campionato ha realizzato 15 punti in 20 minuti con un quasi perfetto 5/7 dal campo. Qualche difficoltà nell’impatto con l’Italia ce l’ha avuta invece Cory Jefferson, che a Cremona ha tenuto il campo solamente per 6 minuti ed è stato per il resto seduto a guardare il ciclone Gudaitis e il sempre solido Cusin.

La vera forza del roster milanese è la profondità: Pianigiani, in base all’andamento della partita, può variare un numero impressionante di assetti. Tutti comunque composti, tra l’altro, da giocatori di alto livello per il campionato italiano. Per questo per impensierire l’Olimpia servirebbe una prova più che perfetta, ai limiti dell’immaginazione: anche se qualcuno dei big milanesi dovesse incappare in una serata storta, infatti, ci sarebbe una riserva di quasi pari livello pronta a subentrare.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATALA CLASSIFICA

Filippo Antonelli