Ottavo turno di campionato, contrapposte due formazioni che fino ad ora hanno avuto un andamento ben preciso: Varese ha collezionato le sue tre vittorie tra le mura amiche, Sassari invece non ha mai vinto in trasferta. Non che questo dato possa comunque far stare tranquilli i biancorossi perché la Dinamo è una squadra di lato livello.

Nella conferenza stampa di presentazione della partita, coach Attilio Caja ha voluto cominciare dedicando un pensiero all’arbitro Gianluca Mattioli, scomparso ieri all’età di 49 anni mentre si trovava in Spagna per arbitrare una partita di Champions League:

«Questa tragedia che ha colpito lui e la sua famiglia mi ha lasciato profondamente scosso. Negli anni ci siamo confrontati molte volte: ha arbitrato tantissime partite, era uno di quelli della vecchia guardia. Quando ho allenato a Pesaro e a Rimini l’ho frequentato anche fuori dal campo, lo apprezzavo come persona. Era sempre gioioso e sereno. Ieri mattina sono venuto a conoscenza delle sue condizioni e mi è dispiaciuto molto. Ho grande stima per tutto quello che ha fatto ed è un peccato che non ci sia più a condividere questa grande passione con noi».

Successivamente il coach biancorosso ha analizzato la sfida che attende Varese: «Arriviamo con questa gara a metà girone d’andata. Affrontiamo una squadra che partecipa alle coppe e che per tradizione recente è sempre stata nella parte alta della classifica. Sassari è pericolosissima sul perimetro: Hatcher, Bamforth, Randolph e Spissu sono tutti giocatori con punti nelle mani, attaccanti di livello e qualità».

«Nel reparto lunghi – ha proseguito l’allenatore – Polonara non ha bisogno di presentazioni, ha confermato negli anni di Reggio Emilia quanto di buono fatto a Varese. Jones e Planinic sono due giocatori che si distinguono per taglia e struttura fisica. È una squadra di prima fascia, che ambisce giustamente a un posto nei Playoff. Noi dobbiamo come sempre cercare di migliorarci».

La base di partenza è comunque ottima, considerando che la Openjobmetis nella trasferta di Avellino è riuscita a fare paura alla Sidigas: «Fino ad ora siamo sempre cresciuti, speriamo – ha affermato Caja – di aggiungere qualcosa anche in questa occasione. Loro cercheranno di portare la partita sui binari di un gioco fisico e noi dovremo essere bravi a giocare una pallacanestro di intelligenza, avere le idee chiare ed essere pronti alle varie difese che possono proporre. Dobbiamo anche fare attenzione a rimbalzo».

Al termine della scorsa gara di campionato l’allenatore di Sassari aveva rassegnato le dimissioni, poi respinte della società dopo un confronto tra i giocatori. Questo influirà sulla partita? «Dall’esterno – ha risposto il coach – è difficile fare delle valutazioni. Non sappiamo come sono andate le cose. Io prendo atto che mercoledì in coppa hanno fatto una buona partita, se non avessi letto i giornali lunedì e martedì non mi sarei accorto che era successo qualcosa».

«Teniamo comunque presente che questa squadra non più tardi di tre settimane fa ha sconfitto Milano con venti punti di scarto, poi in altre partite può capitare che siano un po’ sottotono. La pausa per le nazionali? Va bene così. Ogni tanto – ha concluso Caja – fa bene avere dei momenti per fare un punto della situazione: siamo a metà girone d’andata e sono tre mesi che abbiamo iniziato, ci può fare bene».

Filippo Antonelli