Domenica il Varese ritrova come avversario un ex molto amato, si tratta di Andrea Gasparroni che, nonostante l’unica stagione in carriera trascorsa ai piedi del Sacro Monte, è amatissimo dal popolo biancorosso. A dimostrazione di ciò il caloroso saluto reciproco tra lui e la Curva nella gara d’andata al “Franco Ossola” col Pinerolo, maglia che indossa da quest’anno.
“Quella giornata è stata di grandi emozioni– ci racconta -. Quel saluto speciale mi ha fatto riaffiorare tanti ricordi e sono stato felicissimo perché nonostante sia passato molto tempo la gente ancora si ricorda ancora di me. Sono cose che ti porti dentro, noi viviamo di emozioni e ringrazio i tifosi”.

Proveniente dal settore giovanile della Juventus, l’allora ventenne Gasbarronisi conquistò subito un posto da titolare nella squadra allenata da Mario Beretta, mettendo a segno sei reti nei 28 incontri disputati. Lui stesso lo definice “un anno straordinario; il mio primo nel calcio dei grandi. Proprio quella stagione mi ha permesso di iniziare la carriera e se sono arrivato dove sono arrivato devo ringraziare anche il Varese. Sinceramente sono molto riconoscente alla città e alla squadra”.

Dopo un’eccellente carriera, nel corso della quale ha contribuito alle promozione in serie A della Sampdoria, a cui la Juve lo prestò dopo l’esame di maturità in biancorosso, e del Palermo di Zamparini, che lo riscattò per una cifra di poco inferiore ai tre milioni di euro, Gasbarroni, classe 1981, è tornato a casa. “A Pinerolo sto bene e il mio bilancio personale è positivo. Qualche acciacco durante la stagione l’ho avuto, ma nulla di grave. A livello fisico sta andando tutto bene, mi sento giovane mi diverto”.
La situazione della squadra è invece ingarbugliata: “Stiamo lottando per non retrocedere ed è difficile anche perché non abbiamo più molto tempo. Bisogna fare risultati e farli in fretta, anche col Varese”.

Questo il suo commento sugli avversari biancorossi: “Il Varese è una squadra importante, sicuramente tosta. Si trova là davanti in classifica e per noi sarà una partita molto dura”.
Sulla lotta al vertice dice: “Lassù è una vera bagarre. Chi è in testa adesso se la giocherà sino alla fine, fare un pronostico sicuramente è difficile perché sono tutte squadre sopra la media. Varese può tranquillamente puntare alla promozione; da ex me lo auguro e faccio il tifo… ma dalla prossima domenica”.
E la zona a rischio invece? “Credo che si deciderà tutto alla fine. Il gruppo è ampio, ci sono parecchie squadre invischiate e bastano due partite a cambiare le carte in tavola”.

Elisa Cascioli