Domenica in quel di Castellazzo Bormida, a due passi da Alessandria, il Varese ritroverà l’ex di turno Giacomo Innocenti, l’esterno classe ’89 che nella passata stagione arrivò in biancorosso nel mercato di dicembre senza però riuscire a lasciare il segno nel girone di ritorno.
Quest’anno ha raccolto la sfida del neopromosso Castellazzo che lotta per la salvezza. Ha finora trovato quattro gol, l’ultimo nella vittoria casalinga dell’ultimo turno contro il Borgosesia.

Che ambiente hai trovato?
“Siamo una squadra con tanti giovani, sono rimasti la maggior parte di giocatori dell’anno scorso in Eccellenza. C’è una sana passione e tanta voglia di far bene; purtroppo non abbiamo raccolto tanti risultati nonostante qualche buona prestazione. Ci servirebbe un po’ di malizia in più che arriva solo con l’esperienza”.

La squadra però è riuscita ad abbandonare l’ultimo posto…
“Domenica abbiamo disputato un’ottima partita, a prescindere dal risultato. Finalmente è arrivata la vittoria, i tre punti sono un premio che ogni tanto serve. Non siamo una squadra che può puntare alle zone alte, lo sappiamo benissimo, però abbiamo anche noi dei valori e possiamo credere nella salvezza tranquilla”.

Il Varese ha appena cambiato allenatore, che partita ti aspetti?
“Noi vogliamo dare continuità a quello che di buono abbiamo fatto domenica; sinceramente non possiamo permetterci di stare a guardare gli avversari; per noi ogni domenica è una finale con chiunque e affrontiamo tutti alla stessa maniera”.

Per te sarà un incontro particolare?
“Sì, perché poter giocare per squadre blasonate in queste categorie non capita tutti i giorni. Varese ha una tradizione importantissima e quando ti chiama fai carte false pur di andare. Essere cercato è stato un motivo di orgoglio; in queste categorie il Varese doveva essere di passaggio e invece quest’anno sta trovando ancora più difficoltà”.

Perché secondo te?
“Secondo me la classifica è bugiarda perché la sua rosa è la più forte di tutte. Ha grandi individualità, forse il problema è il contorno; i tifosi giustamente pretendono molto e la società ha dimostrato di non essere solida. Non è stata guidata dalle persone giuste, l’unico che secondo me si salva è Paolo (Basile ndr); questo indubbiamente ci ha influenzato l’anno scorso. A dirlo non sono io, ma i fatti”.

Ti aspettavi un finale diverso?
“Sicuramente sì e anche da parte mia. Pensavo di dare molto di più, ho le mie colpe e non le scarico su altri. Non ho dimostrato il mio valore, ma posso dire che non era facile per tanti motivi”.

Saresti rimasto?
“A campionato finito non ho ricevuto nessuna telefonata quindi non ho dovuto scegliere, ma non credo che sarei rimasto”.

 Elisa Cascioli