Masnago come medicina per cancellare il rammarico di un’altra impresa soltanto sfiorata. Fino ad ora la Openjobmetis ha brillato tra le mura amiche, con la (preventivabile) sconfitta contro Venezia come unico passo falso. Lontano da casa, invece, la squadra di Caja ha finora sfidato senza successo tre delle prime cinque squadre in classifica e ha sfiorato in due casi – a Milano e ad Avellino – il successo. Segnali comunque positivi, che dimostrano come Ferrero e compagni siano in grado di essere competitivi anche contro avversarie di grande calibro.

Sassari, rispetto alle squadre che hanno finora sconfitto i biancorossi in questo campionato, è sicuramente un gradino sotto: i sardi iniziavano comunque la stagione con ambizioni di alta classifica, ma il valore – seppur alto – della Dinamo non è paragonabile a quello delle corazzate Venezia, Milano e Avellino. Per questo la sfida casalinga, soprattutto in questo momento della stagione, rappresenta un’opportunità per la Openjobmetis che vuole approfittare di ogni situazione vantaggiosa per mettere fieno in cascina.

La Dinamo arriva a questa sfida dopo due sconfitte – l’ultima, particolarmente bruciante, in casa contro Capo d’Orlando – consecutive e con gli stessi punti di Varese in classifica. Oltretutto ai sardi mancherà RokStipcevic, uno dei due ex di turno (l’altro è Achille Polonara), che a Sassari si è costruito un ruolo di leader dalla panchina. Il backcourt, composto da Hatcher e Bamforth, è comunque di alto livello, ma l’assenza del playmaker croato è un duro colpo per Pasquini.

La Openjobmetis in casa ha regalato le prestazioni migliori della sua stagione e l’ultima in particolare, ovvero il larghissimo successo su Trento, ha acceso gli entusiasmi del PALA2A. Varese ha segnato 82.8 punti di media nelle quattro partite casalinghe, un dato che scende – anche per il valore delle avversarie – a 67 se si considerano invece le gare esterne. Tra tutti i componenti del roster, solamente Hollis gioca meglio in trasferta che a Masnago (13.3 punti a partita contro 8).

La più grande differenza di rendimento si riscontra in Stan Okoye, che in casa ha raccolto ad oggi uno straordinario 18.5 di valutazione per gara e in trasferta si è invece dovuto accontentare di un modestissimo 6.7: è soprattutto a rimbalzo che il nativo di Raleigh cambia, trasformandosi a Masnago in un autentico leone del pitturato con 9.8 rimbalzi a partita (contro i 4 delle sfide esterne). Discorso simile anche per Antabia Waller: al PALA2A è affidabilissimo da due punti (50%), cosa che non accade in trasferta (22%).

Su questo versante del confronto tra casa e trasferta, non si può neanche trascurare il fatto che Wells ha giocato le sue due migliori partite finora – contro Pistoia e Trento – proprio al PALA2A. Insomma, davanti ai propri tifosi i biancorossi non hanno tradito nei primi quattro turni di campionato. La partita con Sassari è un’occasione per confermare questa tendenza positiva, anche perché gli obiettivi varesini passano proprio dalla ritrovata fiducia e solidità sul campo di casa. Se Masnago dovesse infatti rivelarsi un fattore per tutta la stagione, la Openjobmetis non avrebbe problemi a raggiungere la sua salvezza.

Filippo Antonelli