Il biglietto da visita di Christian Mangiarotti è presto detto: trequartista classe ’91, una gavetta lunghissima tra lega pro e serie D, che lo ha visto passare per piazze quali Messina, Renate, Reggiana, Asti, e per una “casa” a tinte biancoblù, nonché città natale, Pavia.
christian mangiarotti_2La scorsa estate dopo il ribaltone societario venne richiamato all’ovile e suonò un po’ come “ritorno del figliol prodigo”; Christian, nonostante alcune chance di serie D, non esitò, tornando a cucirsi addosso una maglia “pesante ma bellissima”, come lui stesso la definisce.
C’era da ripartire da zero, ricostruire, rimboccarsi le maniche e fidarsi di un progetto disegnato su carta che sarebbe potuto sbiadire più o meno in fretta, oppure armarsi di “estro” ed iniziare a colorarlo, giorno dopo giorno. Ma scegliere i “pastelli” giusti per dare i toni e la luce opportuna a quel disegno, non è stato facile. Pazienza e lavoro fino ad arrivare ad oggi, alla vigilia della 28esima giornata, con una bella opera tra le mani, seppur ancora incompiuta, che posiziona la squadra in 2° posizione, a -1 dalla vetta occupata dall’Arconatese.
Siamo partiti tardi, la situazione non era semplice, il 16 agosto eravamo in 7 giocatori, ma la società non si è persa d’animo, si è messa all’opera per trovare una giusta quadra, ha fatto degli sforzi importanti, il minimo che potessimo fare era ripagarli con i risultati, che son merito di un fruttuoso lavoro di squadra ma anche di un mister preparatissimo e sanguigno qual è mister Buglio, che reputo la nostra arma in più, oggi siamo ad un punto dall’Arconatese ma non siamo soddisfatti, vogliamo di più”. Di più fino a vincere il campionato?E’ inutile girarci attorno, la nostra volontà è quellaprosegue l’attaccantechi viene a Pavia sa che ha un dovere, vincere, questa è una piazza troppo importante per non essere ambiziosi”. Ambizioni che anche sul piano personale non hanno nessuna intenzione di tirare il freno a mano:Sono a quota 20 gol più 5 in coppa, io mi sono posto un obiettivo che voglio raggiungere ad ogni costo e ho già promesso ai miei compagni che se ci riesco e se vinciamo il titolo, offro una cena a tutti”. Domenica sarà la volta di Saronno, poi Lomellina in casa ed il 2 aprile il big match con l’Arconatese. “Ci aspettano gare toste, a partire da domani quando affronteremo una squadra di spessore come il Saronno, anche se non è nel suo momento migliore, ma non possiamo sbagliare nulla e curva paviadobbiamo arrivare al big match carichissimi, la vittoria del campionato passa da lì. L’Arconatese è una squadra davvero forte, compatta, giocano insieme da anni, apprezzo molto anche Verbano, compagine giovane ma di carattere, Pavia però deve tornare al più presto dove le compete: qui c’è gente che si fa il culo 8 ore al giorno, dai magazzinieri ai fisioterapisti, ci sono tifosi splendidi che sono sempre al nostro fianco, io sono pavese, sono stato in curva e conosco le emozioni che si vivono lì, questo successo glielo dobbiamo”. Pavese doc e tifoso biancoblù, ma la scorsa estate sono giunte chiamate importanti per Christian, di cui una dal “Franco Ossola”: “Eh si Varese mi ha cercato, è una piazza per cui ho una stima particolare e mi spiace per tutte le vicissitudini che ancor oggi ruotano intorno a questa realtà, Varese deve vincere il campionato e tornare dove merita il prima possibile, ovvero a lottare per la serie B, non lo nascondo mi piacerebbe tanto un giorno poter indossare quella maglia, anche se ad oggi sono contento della mia scelta pavese, questa è casa mia”.
E quando si è a casa, solitamente, è più facile scegliere il quadro più bello da appendere nel punto giusto, dove risalta di più. Sette giornate per continuare a colorare quell’opera, sette giornate in cui l’artista pavese non vuole smettere di regalare pennellate per impreziosire un progetto troppo affascinante per restare incompiuto, un progetto con un titolo chiarissimo, ed una firma di un bomber d’onore: Christian Mangiarotti.

Mariella Lamonica
foto laprovinciapavese