Vincere alla prima di campionato per la Pro Patria non è esattamente materiale di routine. Non ci riusciva in assoluto da 7 anni (0-3 a Casale il 29 agosto 2010), in casa da 9 (1-0 proprio al Lecco il 31 agosto 2008) e allo “Speroni” nelle ultime sei prime giornate aveva rimediato altrettante sconfitte. Una rarità, insomma. Da tenere stretta anche (chissà) per motivi scaramantici. Ma la première del Girone B ha detto anche molto altro. Più (forse) di quanto ci si aspettasse alla vigilia.

A Lecco asciutto. Negli ultimi 8 incroci ufficiali (Coppa Italia compresa), i biancoblu hanno sempre battuto i lacuali. Ultimo successo bluceleste datato 20 settembre 2009 (0-2 con reti di Corrent e Ciano). La striscia in questione ha portato i tigrotti a comandare la serie storica con 24 vittorie a fronte di 22 sconfitte e 15 pareggi (al netto dello spareggio del 1946).

Il Marito ha l’oro in bocca. Una settimana intera ad invocare un centravanti vero per scoprire (la domenica) che la numero nove la porta Dido Disabato e che da numero nove gioca (e segna) Mario Alberto Santana. Perché quando hai disponibilità (e talento superiore), vai dove ti porta la necessità di squadra (e l’allenatore). E’ la Legge della Conservazione della Massa: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.

Da uno a undici. Lecco in distinta con numerazione personalizzata, Pro Patria in campo con numerazione classica. Scelta (quella bustocca) comune a parecchi club del Girone. Della serie, la novità è piaciuta sì, ma fino a un certo punto.

Cambio e frizione. E a proposito di variazioni regolamentari, le cinque sostituzioni ora consentite non sono certo passate inosservate. Domenica allo “Speroni” 10 cambi di cui 6 (uno solo in coppia) negli ultimi 18’. Pur con 5’ di recupero, nell’epilogo di partita si è giocato poco (se non pochissimo). Urge revisione. O migliore rodaggio.

No Martini, No Pari. Filo rosso della prima giornata l’assenza di pareggi (7 vittorie interne e 2 esterne) e l’elevato numero di gol realizzati (33 totali cioè 3,7 a partita). Nell’intera Serie D le X in schedina sono state solo 15 (di cui 4 nel Girone E) in 81 gare disputate (19%), mentre la media gol è stata di 2,76 (224 reti in 81 match).

Co…Rezzato Potemkin. Sempre che il Romanese Gate non si metta di traverso (ci sono in ballo ricorsi al TAR e possibili rivoluzioni nel calendario), domenica il campionato vivrà il suo primo scontro verità. Pro di scena a Rezzato contro quella che per budget e qualità della rosa è a buon diritto considerata (con biancoblu e Crema) una delle pretendenti al titolo. L’altro giorno a Grumello, Quaresmini ha fatto partire in panca Caridi, Marzeglia e l’ex tigrotto Ciccio Ruopolo (gli ultimi due poi a segno nella ripresa). Serve aggiungere altro?

Pedone l’azzoppato. Causa assurdo calcione di Meyergue, Alex Pedone ha visto gonfiarsi a dismisura piede e caviglia destri. Possibile recuperarlo per domenica? Inutile azzardare previsioni anche se la cautela (in casi come questi) non è mai troppa. A Rezzato mancherà sempre Bortoluz mentre Riccardo Colombo rientrerà dal turno di squalifica.  

V-Day. Cosa dirà mai a botta calda un presidente deluso alla sua squadra? C’è chi si chiude nel silenzio, chi prova ad argomentare e chi (invece) semplicemente non le manda a dire. Domenica il lecchese Di Nunno si è tenuto alla larga dai francesismi. Un bel “Vaffan…” e chi s’è visto s’è visto.

Bustocco per mille. Prima allo “Speroni” e subito affluenza di livello: 1.012 ingressi abbonati compresi. L’anno passato la soglia psicologica del migliaio fu valicata solo contro la Pergolettese (1.032 spettatori il 27 novembre). Ancora presto per tirare delle conclusioni, ma l’aria sembra davvero essere cambiata.

Giovanni Castiglioni