A Varese è sbarcato il tecnico più vincente in Serie D, colui che di campionati, dal 2001, ne ha vinti la bellezza di sette su nove e l’ultimo successo è arrivato nella passata stagione a Cuneo, proprio a discapito del Varese che ha concluso secondo a -3. Salvatore Iacolino è lo Special One della Serie D, una categoria che definisce.

09  varese arona iacolinoAdesso tocca al Varese…
«Ovunque sono andato mi hanno chiesto di vincere, ringrazio i dirigenti per avermi scelto. Ad una piazza così non si può dire no. Partiamo con un profilo basso e umile, non sbandieriamo perché sarà difficilissimo. Vince una sola su 18 e non è mai semplice. Arrivare secondi sarebbe comunque un fallimento. Dobbiamo lavorare duro. Vincere qui per me sarebbe la ciliegina sulla torta. Non mi era mai capitata una platea del genere, forse ad Alessandria. Qui mi fate sentire importante, ma non lo sono. Ricordo la bella accoglienza di una decina di tifosi al mio primo arrivo in città. Ce la metterò tutta». 

Qual è stato il campionato più difficile da vincere?
«Quella nel 2004 al Casale. Partimmo per salvarci e invece vincemmo scalando la classifica. Devo dire che anche lo scorso anno a Cuneo non è stato semplice».

In C non ha avuto tanta fortuna. Due esoneri negli ultimi due campionati, pazzesco quello all’Alessandria nel 2009 da secondo classificato…
«Eravamo dietro al Varese di un solo punto e la giornata precedente eravamo primi. Non l’ho presa per niente bene anche perché alla fine il campionato lo vinse il Varese che andò in Prima Divisione e l’anno dopo in B».

Tornando al Varese, la rosa è attrezzata a dovere?
«Abbiamo buoni giocatori di categoria, stiamo lavorando bene. Solo il campo potrà dirci se abbiamo lavorato bene. Assemblare una squadra nuova non è facile, devo avere il tempo. Per le mani ho una buona squadra, ma ne riparliamo più avanti».

Quali sono le avversarie da battere?
«Tre o quattro squadre si sono attrezzate alla grande: Caratese, Gozzano e Chieri, in linea di massima quelle dello scorso anno, sarà di nuovo un campionato a 5/6 sperando in un finale diverso per il Varese».

L’esordio casalingo coincide con la sfida col Como, un derby che torna dopo tanti anni.
«So che a Varese è importantissima e tra due squadre di grande blasone è giusto sia così. È molto sentita e io mi sto facendo coinvolgere. Mi piacerebbe regalare un successo importante ai nostri tifosi, non per la classifica, per la storia».

iacolino lercaraCosa pensa dell’avversario?
«È ancora in via di costruzione e questo forse ci avvantaggia un po’. La rosa è forte, hanno già fatto buone cose e stanno assemblando un gruppo importante. anche loro vogliono vincere il campionato».

Come si prepara una sfida così?
«A livello di motivazioni non c’è bisogno di fare molto perché i ragazzi la sentono tantissimo. Dobbiamo dare seguito, dare continuità al risultato di domenica, solo con una vittoria diventerà utile il pari di Borgaro».

Come sta la squadra?
«Stiamo recuperando tutti. Settimana scorsa avevamo in campo quattro o cinque ragazzi che non stavano benissimo e che si erano allenati sempre con cautela. Non ero tranquillo, adesso lo sono di più».

Elisa Cascioli