Dopo Giuliano Melosi ed Ernestino Ramella, che ci hanno raccontato la loro stagione, oggi tocca a Ciccio Baiano, l’allenatore arrivato in corsa al Varese ed esonerato a sette giornate dalla fine sostituito da Stefano Bettinelli.

Mister, cosa lascia una stagione del genere?

“Mi ha lasciato tanta amarezza perché ci tenevo a finire considerato che mancavano 7 partite ed ero convinto che la squadra sarebbe potuta arrivare all’obiettivo. Dovevamo recuperare 3 o 4 punti e potevamo farcela, invece non  è stato possibile. Dispiace perché il Varese ha perso il campionato poco dopo, quando contro Pro Settimo e Legnano doveva fare 6 punti e invece ne ha fatto solo 1”.

baiano 2Le difficoltà societarie hanno cambiato volto alla stagione…

“Purtroppo ho pagato per aver tirato fuori i problemi della società. Volevano mettere la polvere sotto i tappeti, ma la mia dignità non è in vendita”.

Come ha vissuto l’esonero?

“Come un tradimento. Sono stati tirati in ballo i numeri e la media rendimento, ma secondo me la squadra ha dato più di quanto poteva. Io sono quello che ha giocato più partite degli altri e la squadra ha dato più di quello che aveva nelle corde, lo hanno constatato anche alcuni esperti venuti a vedere alcune partite. Organizzazione di gioco e un gruppo forte, questi i punti di forza di una squadra con solo due giocatori tecnici (Rolando e Giovio ndr)”.

C’è almeno un ricordo bello che porterà con sé?

“Ho ritrovato vecchi amici come Enzo Rosa e ho avuto tanti giocatori dalla mia parte. E’ ovvio che quando si fanno delle scelte non tutti sono felici, ma c’è chi si guarda allo specchio e capisce e chi invece non lo fa. Chi dice che non ha avuto fiducia nonostante le 18 partite giocate su 22. Quasi tutti hanno creduto nel mio lavoro, mi porto dentro quelle persone”.

Qual è il giovane più promettente del quale sentiremo parlare in futuro?

“La fortuna del Varese è stata quella di avere tutti giovani molto bravi a partire dal portiere, arrivando a Talarico che ha fatto una crescita strepitosa e secondo me merita il salto in lega pro. Nel finale di stagione ho visto molte partite di Lega Pro e lui sarebbe adatto. C’è poi Zazzi, il più talentuoso a centrocampo che ci è mancato tantissimo a causa dell’infortunio; mi dispiace per lui perché era sotto la lente di ingrandimento di squadre di Serie B ed è stato penalizzato. Hanno fatto tutti bene, anche Bonanni”.

presentazione mister baiano 14Capitolo Giovio l’incompreso…

“Ho letto che non ha fatto una grande stagione nonostante gli 11 gol, mentre ho letto che quella di Scapini, che è andato in letargo da settembre ad aprile, è stata trionfale. Io non la vedo così. Giovio ha tirato la carretta tutto l’anno avendo problemi fisici. Era l’unico, insieme a Rolando, con qualità tecnica; va saputo prendere”.

Il suo futuro?

“Vediamo cosa succede, cerco qualcosa di serio. Quella a Varese la considero un’esperienza che mi ha fatto crescere. Nonostante 40 anni di calcio, 22 da professionista, 6 da allenatore, c’è sempre da imparare e capire. A Varese ha conosciuto persone eccezionali, come il professor Ciro Improta, un grande professionista. Contro il Varese non ho nulla, anzi, gli auguro il meglio”.

Elisa Cascioli