Alla fine sarebbe passata agli annali come la stagione degli “indimenticabili” e l’inizio fu da nove e lode: tante furono le partite vinte consecutivamente da Banks e compagni in avvio del campionato 2012/13.
Tra questi match terminati col “foglio rosa” per il quintetto di coach Vitucci, alla terza giornata del girone d’andata ci fu il successo contro Siena, dominatrice di quella fase storica del basket tricolore. Proprio quella squadra della città del Palio che, poi, sulla soglia delle semifinali avrebbe stoppato il passo della formazione biancorossa, non senza lo zampino della sfortuna che mise ko l’uomo-chiave Dunston alla vigilia di gara 7.

In quella serata di lunedì 15 ottobre 2012, Masnago ribolliva d’entusiasmo: si capiva che, dopo tante annate in chiaro e scuro, forse quella era la volta buona per ritornare a guardare dall’alto in basso in classica la gran parte delle avversarie. Il verdetto del parquet, giudice inappellabile, confermò quell’impressione: il successo fu limpido, con Varese che fin dal primo quarto (terminato sul +12, 27-15) mise in difficoltà Hackett, Bobby Brown e anche Kangur, allora a disposizione dell’allenatore senese Luca Banchi. Nonostante l’accelerazione della Montepaschi negli ultimi dieci minuti, la Cimberio vinse con sufficiente tranquillità quel match: il punteggio fu di 74-67. Quattro gli uomini in doppia cifra, con un asse play-centro di lusso come quello formato da Mike Green e il già citato Bryant Duston (rispettivamente 16 e 12 punti) a segnare il passo e due realizzatori efficaci quali Ebi Ere (top scorter con 20) e Adrian Banks (14 punti) a fungere da utili finalizzatori.

Era solo la terza giornata, ma la luce del buon basket ritornava già a riflettersi ai piedi del Sacro Monte.

Antonio Franzi